Sherlock Holmes: The Unauthorised Biography di Nick Rennison (Atlantic Books, euro 14,99) si presenta alla critica come un buon libro che traccia la storia di Sherlock Holmes attraverso un perfetto mix di mistero, fatti realmente accaduti, critica letteraria e biografia. Il testo traccia il percorso di Holmes combinando assieme ricerche nei file del passato. Questo porta il lettore a un certo stato di confusione, per cui diventa difficile capire quando l'autore racconta fatti realmente accaduti nella Londra del Diciannovesimo secolo e quando invece fa riferimento alla penna di Conan Doyle. La storia del grande detective è in definitiva una finestra aperta su tutta un'era. Nick Rennison afferma infatti che Holmes era "simultaneamente un tipico prodotto della sua età... e un uomo con valori e credenze della società in cui viveva". Come in un libro di storia assistiamo all'esplorazione dell'era Vittoriana che ci porta a ricordare la questione irlandese, il dibattito sul darwinismo, le oppierie e anche i primissimi sviluppi della scienza forense nell'ambito dell'investigazione criminale, oggi tanto cara agli appassionati di CSI.

Il testo presenta la nascita di Holmes come la nascita di un'icona nazionale. E' noto, infatti, che molti lo hanno reputato un personaggio davvero esistito e gli sherlokiani fondamentalisti, tramite il grande Gioco, proseguono in questo senso da decenni. Il libro, tutto sommato, riesce a creare un distinguo ben netto tra Sherlock Holmes nella sua vita "reale" e quella parallela che siamo abituati a conoscere tramite il Sacro Canone descritta dal fido amico dr. Watson. Questo è certamente il punto di forza di questa nuova biografia che certamente verrà apprezzata da molti.