Il genere noir incorona il suo re dell’anno: è l’avvocato/scrittore Scott Turow, l’uomo che ha inventato il moderno legal thriller con Presunto Innocente e che riceverà quest’anno il premio più ambito del Courmayeur  Noir in Festival, il Raymond Chandler Award alla carriera letteraria e che negli scorsi anni è andato a grandi maestri come John le Carré, John Grisham, Elmore Leonard.

Dal 4 al 10 dicembre, come ogni anno all’inizio della stagione invernale, Courmayeur si veste di giallo& nero per festeggiare registi, attori, scrittori, protagonisti del mistero tra la finzione e la realtà. Diretto da Emanuela Cascia, Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, promosso dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta, Comune di Courmayeur, Aiat, con la partnership di sponsor privati (MINI, Gruppo Napapijri, Fox Crime, Casinò de la Vallée) e il sostegno della Direzione Generale Cinema, il Courmayeur Noir in Festival è di recente stato consacrato anche dalla “bibbia del cinema mondiale”: Variety lo ha infatti inserito nella lista dei “50 festival imperdibili” di tutto il mondo, unico nella sua specialità che lo ha reso famoso con un ben dosato cocktail di cinema, letteratura, televisione, fumetto, cronaca nera e grandi intrighi internazionali.

Sedici i film in concorso e in anteprima assoluta, oltre venti gli scrittori attesi con i loro nuovi romanzi, sei i premi assegnati (tre per il cinema, uno tutto nuovo per il documentario, il Premio Scerbanenco per il miglior romanzo italiano e un “Super Scerbanenco” per il miglior noir degli ultimi quindici anni). Tra i film più attesi: Hitman di Xavier Gens con il nuovo divo Timothy Olyphant (il cattivo del nuovo Die Hard) alle prese con il personaggio del misterioso Agente 47; Joshua di George Ratliff con il bambino più malvagio degli ultimi anni; il micidiale thriller di Michael Radford Flawless con Michael Caine e Demi Moore, Jar City dell’islandese Balthasar Karmakur e molte sorprese in arrivo dall’Italia. Tra i protagonisti della letteratura la bestseller svedese Asa Larsson con il suo Tempesta di sole da cui è tratto l’omonimo film con Izabella Scorupco in uscita in autunno. E poi ancora speciali programmi, anteprime e incontri i per i più piccoli e gli adolescenti con le iniziative del MINI Noir (in collaborazione con l’ Istituto Europeo del Design) e grandi documentari come L’avvocato del terrore di Barbet Schroeder e The Dictator Hunter con protagonista Reed Broody, il più tenace cacciatore di criminali della scena politica internazionale.

Due i temi dell’anno intorno a cui vengono organizzate delle vere e proprie giornate speciali: Chi ha ucciso la giustizia? con un confronto sulla legalità  tra grandi personaggi della magistratura, del giornalismo, della letteratura e Nuove frontiere del crimine: l’ambiente (realizzato in collaborazione con la nuova collana editoriale Verde/Nero).

 

Per il Courmayeur Noir in Festival questo è un anno di speciali celebrazioni: la ventesima edizione del Raymond Chandler Award che fu assegnato nella prima edizione a Graham Greene, il quindicesimo anniversario del Premio Giorgio Scerbanenco – La Stampa per il noir italiano, la diciassettesima volta del Festival che dal 1993 ha la sua casa ai piedi del Monte Bianco. 17 come il titolo del primo film di Alfred Hitchcock: porterà fortuna anche al Noir di Courmayeur

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