Tiziano Sclavi era poco più di un ragazzo quando entrò su proposta di Grazia Nidasio nella redazione del “Corriere dei Piccoli”. Per il settimanale ‘fratello’, “Il Corriere dei Ragazzi”, Sclavi scrisse nel 1977 le nove storie di Archivio zero, ora ripubblicate da Kappa Edizioni. I tre giovani protagonisti – Sebastian Azteca, agente segreto; Rosebud Serse, intrigante ladra internazionale; Benjamin Ditko, cantante geniale e creativo – dovranno recuperare i frammenti di un disco misterioso e portarli a colui che si fa chiamare il Bibliotecario, custode di un immenso archivio che raccoglie tutto il sapere dell’uomo. Il fumetto è disegnato da Paolo Morisi, allievo di Magnus da cui riprende il tratto nero e netto. Sclavi costruisce la narrazione su echi letterari, cinematografici e fumettistici che – come ricorda Sergio Rossi nella prefazione – “sarà alla base di film come I predatori dell’Arca perduta, o di romanzi come quelli di Philip José Farmer e Stuart Kaminsky, dei fumetti di Daniele Panebarco, della serie Ken Parker di Berardi&Milazzo e per finire anche di Dylan Dog”. In un’avvincente avventura si mescolano thriller e fanta-archeologia, formula che pochi anni dopo avrebbe fatto la fortuna di Martin Mystère.

Tiziano Sclavi, Paolo Morisi

Archivio zero,

Bologna, Kappa Edizioni, 2007, Euro 13.