"Davvero, signora Rossana, ha visto l'intervista a "La vita in diretta"? Ero così emozionata, non mi ricordo esattamente le parole che ho detto, comunque, sa, quando si raccontano fatti veri, non ci si può sbagliare. E poi, dopo tutte quelle ore passate a rispondere all'ispettore di polizia, cortese, anche simpatico ma insistente, pignolo che non le dico, ormai sapevo a memoria tutte le domande e tutte le risposte, ho dovuto ripetere e ripetere ogni dettaglio non so dirle quante volte."

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"No, l'ispettore mi aveva detto che ero libera di fare quello che volevo ma che, secondo lui, sarebbe stato meglio lasciar perdere i giornalisti. Ma sono stati tanto carini! Prima ho detto: 'No, per carità, io in televisione, non se ne parla!', dopo mi sono lasciata convincere. In fondo, è stata un'esperienza. Se mi hanno pagato? Non posso dire niente, sa, sono cose delicate, ci vuole discrezione. "

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"Sì, lo so, mi avevano truccato proprio bene, mi ero raccomandata: "Non troppo, ho più di settantanni, non fatemi essere ridicola!" Brava, quella ragazza,  anche  i capelli me li aveva sistemati meglio del mio parrucchiere, sembravo più giovane, me l'hanno detto tutti."

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"Certo, è stata una tragedia, quella povera signora Giuliana, trent'anni, bella, una massa di capelli rossi, sempre un sorriso, un saluto quando la incontravo per le scale, chi l'avrebbe detto che sarebbe finita uccisa da quel delinquente ! Mi diceva: 'Non si riguardi, signora Gina, se ha bisogno di qualcosa, Carlo ed io siamo qui, basta suonare il campanello!' Io sono sola, ho una certa età, cerco di non disturbare nessuno ma mi faceva sentire tranquilla avere dei vicini così premurosi, anche il marito, poveretto, tanto una brava persona e poi, era un piacere vederli insieme, innamorati, mano nella mano, facevano tenerezza.........il destino, a volte, è proprio ingiusto! " 

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"No, non ho paura, l'hanno arrestato quell'assassino, è in prigione. E poi, signora Rossana, ho fatto il mio dovere, l'avevo visto e ho testimoniato. Non è che sono coraggiosa, era giusto così, non ci sono stata tanto a pensare. Via, ora devo andare, arrivederci a domani, signora Rossana. Sì, mi prepara il solito filoncino di pane e, se le portano quella buona mozzarella di bufala, quella in treccia, me la metta da parte, per favore, se no succede come l'altro giorno che, quando sono venuta, non ne era rimasta neppure un pezzettino. Grazie. "

 

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"Signor Carlo, buongiorno, come va? Non mi risponda, le chiedo scusa, è una domanda stupida, me lo posso immaginare che giorni tremendi sta passando. Se non ha fretta, venga da me, le faccio un caffè, lo prendo anch'io volentieri, facciamo due chiacchiere. Si figuri, mi fa piacere. No, non mi deve ringraziare, è stato un caso che fossi alla finestra quando quello è uscito dal portone, mi ricordavo bene il giorno, l'ora precisa: avevo appena spento il televisore dopo aver visto il telgiornale e le previsioni del tempo, come faccio tutti i pomeriggi. Naturale che l'ho riconosciuto: detto fra noi, non era la prima volta che veniva a trovare sua moglie quando era sola in casa, erano già parecchi mesi che l'avevo notato. Li sentivo ridere, li sentivo.........sa, le pareti di queste case moderne sono così sottili.  Alla mia età, la vita è quella: la televisione, un'occhiata al giornale, la visita di qualche amica ogni tanto. Io esco poco,le gambe mi fanno male, sa, la circolazione.... le ore non passano mai, è normale che ci si guardi intorno, che si faccia caso a quello che succede. Gli altri condomini sono tutte persone giovani:  escono la mattina e tornano la sera, quando tornano. Fanno la loro vita. E anche lei è spesso fuori città per lavoro e si può capire che non si fosse accorto di nulla. Comunque, può stare tranquillo, io, con l'ispettore, non ho fatto, come dire, pettegolezzi. Mi sono limitata a rispondere alle domande e, dato che mi é sembrato di capire che l'amico di sua moglie aveva dei precedenti per aggressione, l'ispettore era interessato solo al fatto che io l'avessi visto proprio nel pomeriggio in cui la povera signora é stata uccisa e fossi sicura del riconoscimento. Era convinto che voi foste una coppia unita e felice  e io non l'ho contraddetto. Del resto, non aveva importanza, l'essenziale era prendere l'assassino, le pare? Anche nell'intervista alla televisione - l'ha vista? - mi sono comportata nello stesso modo, non c'era motivo di infangare la memoria di quella poveretta. "