La notizia ci è arrivata un po' in ritardo ma ve la segnaliamo per dovere di cronaca visto che si tratta di un'iniziativa teatrale interessante. Speriamo vi saranno delle repliche in futuro che si possano segnalare a voi con un po' di anticipo.

 La ricerca di frammenti mancanti di un film sulle avventure erotiche di Sherlock Holmes. A mettersi sulle tracce di spezzoni di pellicola, di registrazioni audio, di dialoghi mancanti, è uno scrittore in persona, Jonathan Coe, uno degli autori più incisivi che abbia prodotto la cultura britannica negli ultimi decenni (da La banda dei brocchi a La famiglia Winshaw).

"Diario di un’ossessione" è il titolo del racconto autobiografico che Coe ha pubblicato in una raccolta nel 2005. E l’ossessione, vera, vissuta dall’artista, fin da quando era adolescente, viene portata in scena nella lettura con musica dal vivo, secondo appuntamento di "Nel nome di", la rassegna promossa da TeatrO2 andata in scena sabato 14 e domenica 15 marzo, nella sale di Via Fontebranda 95 a Siena.

Lo spettacolo, per la regia di Mila Moretti ha presentato un testo inedito per il teatro italiano, grazie alla traduzione di Monica Lampariello. A dare voce allo scrittore è Luca Lampariello, mentre le musiche originali dal vivo sono a cura di Filippo Fanò.

Jonathan Coe all’età di 11 anni mentre era in vacanza scopre su una bancarella la novellizzazione del film Vita Privata di Sherlock Holmes, di Billy Wilder. Dopo quattro anni, vede alla TV il film di Billy Wilder e rimane colpito dalla mancanza, nel film, di alcune scene importanti: inizia così la frenetica ricerca dei frammenti perduti della pellicola. Lui cresce, il mondo cambia attorno a sé, ma l’ossessione rimane. Addirittura arriva a scrivere al regista, che gli risponde, quasi sul letto di morte. Alla fine del racconto emerge una strana consapevolezza: i frammenti perduti in realtà non sono importanti, quello che conta è racchiuso nella sera di un lontano 1976, in cui vide per la prima volta il film al fianco di suo nonno.

Lo spettacolo in forma di lettura viene poi ripreso in una vera e propria drammaturgia, in collaborazione con lo stesso Coe.