È stata definita dalla English Historical Review come un’opera meticolosa e ricercata, scritta con uno stile elegante. Il Publisher Weekley ha aggiunto che si è trattato di uno straordinario e intelligente debutto per la Melikan, perchè i lettori inubbiamente non vedranno l’ora di leggere altri capitoli della saga...

Stiamo parlando del primo romanzo di Rose Melikan, The Blackstone Key, in italiano Il Codice Blackstone, edito dalla Mondadori. Si tratta di un thriller intelligente e ricco di umorismo molto british, benché l’autrice sia nata a Detroit e sia cresciuta a Dearbon. La fresca e sagace combinazione di humour, melodramma e suspense ne fanno una lettura veloce e interessante.

I lettori del giallo classico ne resterebbero forse un tantino delusi: in realtà, The Blackstone Key è un classico dell’avventura, che ha in sé elementi del giallo, del mystery e del thriller. Non mancano tuttavia finale a sorpresa e decriptazione di codici segreti.

La storia è ambientata nell’Inghilterra del 1795. Mary Finch è una giovane maestra di un collegio per signorine di Cambridge piena di coraggio e tempismo. Mary viene chiamata al capezzale dello zio morente. Ma quando arriva a destinazione non solo lo zio è morto, ma la nella sua tenuta sulle coste del Suffolk dal nome White Ladies, Mary ritova dei codici segreti. Premessa indispensabile è il background storico: siamo infatti in piena guerra fra la Francia rivoluzionaria e l’Inghilterra monarchica. Un’Inghilerra che pulula di spie francesi che fanno di tutto pur di carpire segreti militari alla potenza nemica più pericolosa. Mary scopre proprio un codice segreto che riguarda informazioni militari, che qualche spia passa ai francesi, sulle invenzioni dell’artiglieria inglese.

Qualche chicca sulla ricerca storica davvero ben fatta dalla Melikan: il nome della tenuta dei Finch, White Ladies, Dame Bianche, ricorda gli appartenenti agli ordini monstici Cistercensi, i cui aderenti erano chiamati in Inghilterra ‘White Monks’ e ‘White Ladies’, perchè durante il Medioevo solevano indossare paramenti e vesti bianche. In Inghilterra questo orine di monaci e monache si era stabilito intorno al 1228, quando fu fondata la loro prima abbazia. Il fatto che la Melikan abbia collocato un vecchio convento, poi ristrutturato e abitato da una famiglia inglese, sulle coste del Suffolk è molto verosimile. Le Cistercensi sceglievano di solito per i loro conventi siti remoti e poco battuti. Tutte le abbazie cattoliche furono soppresse dalla corona inglese - e divennero proprietà privata di chi poteva permettersele - in Inghilterra e in Galles durante il XVII secolo, a causa della diatriba tra lo Stato Pontificio e re Enrico VIII.

L’autrice, Rose Melikan, americana trapiantata per studio e lavoro in Inghilterra, è dal 1993, professoressa al St Catharine's College di Cambridge, dove insegna Storia della Costituzione Britannica nella facoltà di legge. Rose vive nella cittadina universitaria inglese con il marito Quentin.

In sostanza, se vi piacciono i romanzi storici e siete appassionati di gialli e d’avventura questo è un ottimo libro. La descrizione della vita in quel periodo è ben fatta e credibile (con qualche licenza sulle libertà femminili: Mary si muove con troppa libertà per qual periodo in cui le donne non potevano fare un passo fuori casa senza lo chaperon). La conoscenza della Melikan sulle leggi e sulle procedure della polizia e dell’esercito è davvero esemplare, ma non potrebbe essere altrimenti per una professoressa di Cambridge.

I personaggi sono molto originali e Mary Finch, la protagonista, è una giovane donna molto acuta e perspicace che ricorda un po’ la Tuppence della Christie. Forse all’inzio bisogna superare l’ostacolo della lentezza della prima parte. Ma una volta arrivati alla tenuta nel Suffolk il libro scorre veloce e l’intrigo ci appare man mano più oscuro e inestricabile.

Un ottimo esordio per la professoressa di Cambridge, che nel frattempo ha già dato alla luce altri due romanzi... Staremo a vedere.