In libreria torna un nome che molti lettori conoscono sia come scrittore che come editore. E’ Marco Polillo che a suo tempo ha creato la Polillo Editore conosciutissima casa editrice che pubblica ottimi gialli d’annata nelle collane I bassotti e altre. Marco polillo però è anche uno scrittore e la Rizzoli nella collana Rizzoli Best ha proprio in questi giorni pubblicato un suo romanzo dal titolo Il pontile sul lago (2011) dove torna a indagare il vicecommissario Enea Zottìa, un protagonista dalla profonda umanità e dal carattere malinconico già apparso in precedenti romanzi.

Questa volta Enea Zottìa si deve recare in un paesino in riva al lago, qui è stato assassinato Gennaro Vattuone, un tranquillo professore di latino e greco che lasciato l’insegnamento si è ritirato in quella tranquilla cittadina di provincia.

Chi aveva interessa a ucciderlo e perchè girare la statua della primavera verso l’interno, mentre le altre tre raffiguranti le altre stagioni sono tutte rivolte verso il lago?. Come le acque del lago che in superficie sono tranquille ma nascondo molte cose in profondità anche tra gli abitanti ci sono molti segreti e tanti hanno molte cose da nascondere.

Sarà difficile il compito del vicecommissario scavare in profondità e trovare l’assassino.

L’autore: 

Marco Polillo, nato a Milano, è stato direttore generale di Rizzoli e Mondadori, e da anni si occupa della casa editrice che porta il suo nome. Attualmente è presidente dell’Associazione Italiana Editori. Da sempre appassionato di gialli, ha curato numerose antologie. Ha pubblicato Testimone invisibile (Piemme 1997 e 2010) e Corpo morto (Piemme 2009), sempre con protagonista il vicecommissario Enea Zottìa.

un brano: 

Inverno, estate, autunno e primavera. Tutte rivolte verso il lago tranne la primavera, la statua che era stata girata. Perché? Perché era stata girata? La osservò con attenzione, cercò di leggere negli occhi della donna immortalata nella pietra qualche indizio, ma vi colse solo uno sguardo beffardo, quasi di sfida.

La quarta:  

Orta San Giulio, Caffè del Lago. “E Gennaro dov’è? Come mai non è ancora arrivato?” Mario, Tancredi e Stefano sembrano comari di paese mentre aspettano il loro amico per l’aperitivo delle sette, al solito tavolino in piazzetta. È aprile, l’aria è quasi estiva: strano che Gennaro Vattuone, ex professore di latino e greco, non si faccia vivo.

Una ragione c’è, irrimediabile: l’uomo è stato assassinato e il corpo giace sul pontile della villa dove il professore si era ritirato dopo aver lasciato l’insegnamento.

Una quieta cittadina di provincia in cui tutti si conoscono, e tutti sanno tutto di tutti. Ma è davvero così? Al vicecommissario Enea Zottìa – lontano dalla Questura di Milano, dal suo matrimonio infelice con Enza e da certe serate solitarie con l’unica compagnia del gatto – sembra di essere in vacanza, ma gli bastano poche ore per capire che l’atmosfera d’altri tempi non è che la punta di un iceberg. La rete di segreti, menzogne e interessi particolari in cui è coinvolto l’intero paese non sarà facile da decifrare: l’omicidio ha l’aria di un’esecuzione. Per quale motivo la statua della Primavera nel giardino di Vattuone è stata ruotata con le spalle al lago? Anche gli amici del bar hanno un passato da nascondere, ma Zottìa sa bene come spingersi oltre con buonsenso e ragionevolezza.

È più irragionevole, forse, la speranza che ripone in fondo al cuore e che riguarda Serena, l’amore della sua vita. O forse no…

Marco Polillo, Il pontile sul lago (2011)

Rizzoli, Collana Rizzoli Best, pagg. 280, euro 19,00