Nella cornice di una Urbino invernale e magica si è svolto nelle giornate dell’1, 2 e 3 dicembre URBINOIR 2011, che quest’anno ha visto la partecipazione eccezionale di due associazioni quali Uno Studio in Holmes (presenti l’attuale presidente Roberto Vianello e vari past presidents e numerosi soci e relatori provenienti da tutta Italia, nonché Inghilterra, Svizzera e Giappone) e niente di meno che l’Accademia Italiana di Scienze Forensi (per la quale il presidente gen. aus. Luciano Garofano e tre soci prestigiosi quali Matteo Borrini, Cinzia Gimelli e Laura Volpini hanno tenuto i loro interventi nella giornata di sabato). Alessandra Calanchi, socia di entrambe, ha creato con questo evento l’occasione per un incontro e uno scambio di energie e conoscenze condivise. Tra l’altro le giornate hanno visto la partecipazione del Rettore, del Sindaco, e anche delle forze di Polizia, nelle figure di Silio Bozzi e Marco Lanzi che hanno tenuto due relazioni in apertura e chiusura delle giornate. L’evento, sostenuto dal Dipartimento di Studi Internazionali, dalla Commissione Interdisciplinarità, dal Comune, dall’ERSU e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro-Urbino, ha suscitato l’interesse di molte componenti del territorio, fra cui l’Associazione La Ginestra che ha collaborato all’organizzazione, i negozi della Galleria Raffaello che hanno ospitato alcuni pezzi unici della Mostra allestita da Gabriele Mazzoni nei locali del Legato Albani (“Sherlock Holmes nella la Città Ideale”, catalogo a cura di Gabriele Cavalera e Ivo Klaver), e anche della Contrada San Polo, che ha aderito esponendo gli stendardi bianco-neri.

Lo staff di UrbiNoir (oltre ai citati Calanchi, Cavalera e Klaver ci riferiamo a Giovanni Darconza, Tiziano Mancini e Giulia Ovarelli) ha condotto varie sessioni: conferenze, tavole rotonde, presentazioni di libri (fra gli autori ricordiamo Alfredo Colitto ed Enrico Solito), una finta seduta spiritica (allestita da Luigi Garlaschelli), e inoltre sono stati organizzati un tour virtuale dello studiolo di Federico, un tour vero (notturno) per le strade della città, un concerto noir, un “gemellaggio cromatico” col festival di Monteacuto delle Alpi “SereNere” e varie proiezioni e discussioni. Il tutto anticipato come di consuetudine da CineNoir, una mezza giornata dedicata al cinema (a cura di Sergio Guerra, Andrea Laquidara, Salvatore Ritrovato). Moltissimi gli argomenti trattati, tutti nell’ambito del metodo investigativo tra scienza e magia, ovvero il tema del convegno: si è parlato di Sibille e di Inquisizione, di Lie to Me e di CSI, di grafologia e radioestesia, di DNA e BPA, di Italian crime fiction e dei pionieri delle scienze forensi, di musica e di pipe, e l’Associazione degli Sherlockiani ha contribuito con diversi interventi legati alla figura del celebre investigatore e al Grande Gioco. Ultimo ma non ultimo, hanno partecipato attivamente all’iniziativa molti studenti, sia come pubblico sia nei panni di un gruppo di collaboratori volontari che sono stati ufficialmente nominati, sulla falsariga degli Irregolari di Baker Street, “The Urbinoir Irregulars”, con tanto di targhetta di riconoscimento.

Nel corso della manifestazione hanno fatto avere il loro saluto Giuseppe Previti, presidente di “Pistoia in giallo”, Daniela Carpi, presidente dell’Associazione Italiana Diritto e Letteratura (che è già stata invitata per il prossimo anno), ed è stata ipotizzato un nuovo gemellaggio con l’ “Accademia degli Oscuri” grazie a Valerio Viviani (Università della Tuscia). Inoltre UrbiNoir parteciperà alla prossima edizione della Festa degli Aquiloni (che si tiene a Urbino ogni anno a settembre) con il proprio aquilone UrbiNoir.

In attesa che vengano raccolti e pubblicati gli Atti di questo convegno che ha visto interventi di standard veramente elevatissimo, si invitano tutti i lettori dello Sherlock Magazine a visitare e collaborare col sito www.urbinoir.uniurb.it che pur avendo la sua sede presso l’Ateneo di Urbino si sta aprendo a livello nazionale (dello staff fa ora parte anche Maurizio Ascari dell’Università di Bologna, che ha tenuto una conferenza sui detectives dell’occulto) e si sta internazionalizzando grazie al lavoro di coordinamento di Francesca Carducci, da quest’anno membro dello staff UrbiNoir.