Questo mese di novembre il true crime è sempre protagonista. Per Edizioni Clandestine esce  Nati per uccidere, un altro sconvolgente volume di Christopher Berry-Dee, criminologo di fama internazionale già autore de Le ragioni del male, che raccoglie una serie di storie di delitti incredibili ma reali. Storie che, senza l'esperienza e l'autorevolezza di un esperto come Barry-Dee, difficilmente sarebbero uscite dalle prigioni in cui i loro protagonisti erano reclusi.

Dalle oscure profondità magari non fisiche, ma certamente umane, dei carceri di massima sicurezza emergono ora altre cinque confessioni dei più brutali serial killer statunitensi. John Michael Gacy, Kenneth Bianchi, William Heirens, John David Cannan, Patricia Wright hanno accettato di incontrare l'autore, autorizzandolo a svelare nei dettagli i loro efferati crimini. Berry-Dee descrive come l'incredibile gusto per la caccia, l'eccitazione provata nell'imprigionare e torturare la vittima prescelta, sommati al godimento tratto dal soffocare l'ultimo anelito di vita nel corpo delle prede, renda particolarmente pericolosi questi predatori seriali, il cui aspetto appare per lo più ordinario.

Moltissime persone, nonostante i traumi di un'infanzia segnata da abusi e violenze, riescono a superare tutto ciò e a condurre una vita serena. Altre riversano sulle loro vittime la rabbia e la frustrazione accumulate nell'ambito domestico, elevando però a livello esponenziale la soglia delle loro atrocità. Impedita la loro crescita psicologica, questi carnefici percepiscono se stessi come persone incomprese, ossessionate dal desiderio di imporre sugli altri il proprio dominio. Non riuscendoci, finiscono per stuprare, imprigionare, torturare e macellare chi ha la sfortuna di incrociare il loro cammino.