Marco Polillo non è solo un editore della omonima casa editrice che pubblica ottimi gialli editi negli anni ’30 ma è anche un bravo scrittore di romanzi gialli e in questi giorni la Rizzoli pubblica il suo più recente romanzo dal titolo Il convento sull’isola (2014).

Anche nel presente romanzo troviamo un personaggio che piace molto ai lettori, si tratta del vicecommissario di polizia della Questura di Milano, Enea Zottia.

Quanto viene raccontato nel volume si svolge nel monastero Mater Ecclesiae che esiste realmente e si trova sull’isola di San Giulio, nel lago d’Orta, ma è bene precisare che “tutti” i personaggi e gli avvenimenti sono parto della fantasia dell’autore.

Il vicecommissario si reca su questa isola per indagare su strani furti nelle ville della zona e un quadro che scompare e ricompare misteriosamente. Ma per Zottìa i ricordi che lo legano a quel posto sono insostenibili, le immagini delle serate con Serena, che adesso l’ha lasciato, gli tornano dritte al cuore. Quando, però, due uomini vengono uccisi, e un’affascinante donna ha un disperato bisogno del suo aiuto, il commissario capisce che non può più scappare…

Ancora una volta il lettore sarà attratto da questo poliziotto dalla profonda umanità con un suo talento particolare che lo porta a privilegiare, nelle indagini come nella vita, il sentimento rispetto alla ragione.

Un brano:

L'isola sembrava morta.

Poi. quando erano arrivati quasi al termine del viaggio, scorse una persona. era affacciata al

parapetto di una villa imponente e guardava fisso davanti a sé

Enea la seguì con gli occhì mentre la barca si avvicinava.

Era una donna. aveva capelli neri. corti gli sembrava

l’autore:

Marco Polillo, nato a Milano, è stato direttore generale di Rizzoli e Mondadori, e da anni si occupa della casa editrice che porta il suo nome. Attualmente è presidente dell’Associazione Italiana Editori. Da sempre appassionato di gialli, ha curato numerose antologie. Ha pubblicato Testimone invisibile (Piemme 1997 e 2010) e Corpo morto (Piemme 2009) e Il pontile sul lago (2011) e Villa Tre Pini (2012), entrambi disponibili in Bur.

la quarta:

Tra le onde increspate del lago d’Orta, il vicecommissario Enea Zottìa, seduto a prua di un’imbarcazione, naviga verso l’isola di San Giulio. La sua non è una gita in barca, ma l’inizio di una nuova indagine. La richiesta, discreta, è arrivata dalle suore del convento arroccato sull’isola, turbate da strani furti che avvengono dentro le loro mura ma anche nelle ville della zona. Inoltre c’è un quadro che scompare e riappare inspiegabilmente: non è che il vicecommissario potrebbe...? E così Enea è tornato in un luogo al quale lo legano ricordi indimenticabili. Ma appena giunto, è tentato di lasciar perdere: scovare ladri non è la sua specialità, l’atmosfera ovattata del convento lo mette a disagio, e le tristezze del passato, del suo amore infelice per la bionda Serena non vogliono saperne di abbandonarlo. Poi, del tutto inaspettato, un delitto viene a turbare l’incanto di quei luoghi. In una stradina appartata, dove non passa mai nessuno, giace un uomo, ucciso con un violento colpo alla testa. È un semplice lavorante, uno di quelli che danno una mano per incarichi di poco conto, perché ucciderlo? Zottìa inizia con pazienza a indagare, e anche il lettore, insieme a lui, conoscerà una serie di personaggi memorabili come l’astuto e disinvolto Guidalberto Porrone, la gelida suor Venanzia, il mite giardiniere Zilloni, il rubicondo ragionier Stefanini e soprattutto l’affascinante e misteriosa Giulia, la giovane donna che ha deciso di ritirarsi sull’isola e dalla quale Enea si sente irresistibilmente attratto. Con pennellate intense e precise Marco Polillo ci racconta l’atmosfera di un paese in cui il tempo sembra essersi fermato ma che, come il lago che lo circonda, sotto la patina di invidie, astuzie e pettegolezzi sussurrati, nasconde una realtà insospettabile.

Marco Polillo, Il convento sull’isola (2014)

Rizzoli, collana Rizzoli Best, pagg. 301, euro 18,00