Avevamo lasciato l’ispettore Thomas Pitt della Sicurezza nazionale l’anno scorso, nella sua avventura Congiura a Buckingham Palace (Giallo Mondadori n. 3093), e questo luglio è il momento di incontrarlo di nuovo con la sua 26ª impresa, firmata come sempre da Anne Perry e tradotta da Marco Bertoli: Tradimento a Lisson Grove (Betrayal at Lisson Grove, 2010), Il Giallo Mondadori n. 3110.

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Dalla quarta di copertina:

Venti di rivolta soffiano sull’Europa. Negli ambienti governativi si teme che un’ondata di violenza possa travolgerli da un momento all’altro in un bagno di sangue. A Londra la Sicurezza nazionale è al corrente di un complotto, ma non ne conosce i capi e nemmeno gli obiettivi. L’ispettore Thomas Pitt è determinato a scoprire gli uni e gli altri, prima che il paese precipiti nell’anarchia. Prima che dai candelotti di dinamite e da qualche omicidio sporadico si passi al brutale rovesciamento dell’ordine costituito. Ma quando si ritrova a inseguire un sospetto terrorista fino in Francia, il suo superiore Narraway viene incastrato e rimosso con l’accusa di aver provocato la morte di un informatore. Charlotte Pitt, in ansia per la carriera del marito, decide di seguire con Narraway una pista in Irlanda per aiutarlo a dimostrare la propria innocenza. È chiaro che una precisa volontà sta tramando per dividere il fronte della legge. E che solo se i due uomini riusciranno a tornare in patria e a riunire le forze contro i cospiratori, l’Inghilterra potrà fermarsi a un passo dal baratro.

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Ecco l’incipit:

— Eccolo! — gridò Gower per sovrastare il rumore del traffico.

Pitt ruotò su se stesso giusto in tempo per vedere una figura che sfrecciava fra il retro di una vettura di piazza e i cavalli di un carro in arrivo, carico di barili di birra.

Si gettò in mezzo alla strada, scartò bruscamente per evitare una carrozza, si fermò per cedere il passo a un’altra. Quando ebbe raggiunto l’opposto marciapiede, Gower stava venti metri davanti a lui. L’inseguito non si vedeva. Insinuandosi fra i pedoni, Pitt colmò la distanza fino a trovarsi a cinque o sei metri da Gower. Riuscì a sbirciare l’uomo in fuga, ma prima che sparisse vide solo dei capelli rossicci e una giacca verde. Gower si voltò, alzando la mano per fargli un segno, quindi si lanciò in un vicolo sulla sinistra.

Pitt lo seguì nell’ombra, che rimase fitta finché gli occhi non vi si abituarono. La stradina era lunga e stretta, e dopo un centinaio di metri curvava a gomito. Il buio si doveva allo sporgere delle grondaie e al colore cupo dei mattoni gonfi d’acqua.

Gower gli era sempre davanti; pareva orientarsi senza problemi. Per stargli dietro, Pitt dovette circumnavigare una grassona che vendeva fiammiferi. Gower aveva almeno dieci anni meno di lui, anche se Pitt aveva gambe più lunghe ed era più abituato a imprese simili.

Urtò una vecchia e si scusò, poi riprese il passo. Avevano superato la curva adesso, e vide la testa rossa di West dirigersi verso lo sbocco nell’ampio corso, una quarantina di metri dopo. Andava acciuffato prima che la folla lo inghiottisse.

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Anne Perry nasce a Londra nel 1938. Terminati gli studi incomincia a girare il mondo, facendo la hostess sugli aerei e a terra e lavorando anche nel settore alberghiero e in quello della moda. Tornata in Inghilterra nel 1972, dopo un lungo periodo trascorso negli Stati Uniti, la Perry inizia a scrivere romanzi storici. Il successo però le arride solamente quando ha l’idea di realizzare un romanzo poliziesco ambientato in epoca vittoriana. Incomincia così la serie dedicata all’ispettore Pitt, a cui farà seguito, qualche tempo dopo, quella incentrata sull’ispettore Monk. Entrambe le serie hanno ottenuto una vasta popolarità in Gran Bretagna e in tutto il mondo.

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Tradimento a Lisson Grove di Anne Perry (Il Giallo Mondadori n. 3110), 252 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Marco Bertoli