- No, Watson: temo che non potrei garantire di riconoscere le sue impronte fra tutte le impronte del mondo. Ma se sul serio desidera ingannarmi, deve cambiare il suo rifornitore di tabacco; perché quando vedo il mozzicone di una sigaretta marcata Bradley, Oxford Street, so che il mio amico Watson è nei paraggi. Eccolo là, vicino al sentiero. Senza dubbio l’ha gettato per terra lei, nel momento cruciale in cui ha deciso di irrompere nella casupola vuota. - Esattamente.

- Come immaginavo. E conoscendo la sua ammirevole tenacia, ero certo di trovarla appostato al suo interno, con un’arma a portata di mano, in attesa che l’inquilino rientrasse. Dunque lei pensava davvero che io fossi il criminale?

- Non sapevo chi fosse, ma ero determinato a scoprirlo.

- Eccellente, Watson! E come ha fatto a localizzarmi? Mi vide, forse, la notte della caccia all’evaso, quando fui così imprudente da consentire alla luna di sorgere alle mie spalle?

- Sì, la vidi in quell’occasione.

- E senza dubbio ha ispezionato tutte le grotte finché non è arrivato a questa?

- No, qualcuno aveva notato il suo fattorino, e così ho saputo da che parte cercare.

- Il vecchio gentiluomo col telescopio, senza dubbio. Non riuscivo a capire, la prima volta che scorsi la luce lampeggiare sulla lente. – Si alzò in piedi e sbirciò dentro la casupola. – Ah, vedo che Cartwright ci ha portato dei viveri. Cos’è questo foglietto? Oh, sì, lei è stato a Coombe Tracey.

- Appunto.

- A trovare Mrs Laura Lyons?

- Esattamente.

- Ben fatto! Evidentemente le nostre ricerche si sono svolte su binari paralleli, e scommetto che quando uniremo i nostri risultati avremo una discreta padronanza del caso.

- Bè, sono proprio contento che lei sia qui, perché la responsabilità del mio incarico e il mistero che ci sovrasta mi stavano ormai logorando i nervi. Ma come diavolo è riuscito ad arrivare fin quaggiù, e cosa ha fatto per tutto questo tempo? Io la credevo a Baker Street, intento a lavorare su quel caso di ricatto.

- E’ proprio quello che volevo farle credere.

- Allora mi ha usato, senza tuttavia fidarsi di me! – esclamai con una punta di amarezza. – Pensavo di meritarmi un po’ più di stima da parte sua, Holmes.

- Mio caro amico, lei mi è stato d’inestimabile aiuto in questo caso come in molti altri, e la supplico di perdonarmi se le è parso che le abbia giocato un brutto scherzo. In realtà, in parte ho agito così per il suo bene, e proprio la consapevolezza del pericolo che lei correva mi ha indotto a venire quaggiù a occuparmi personalmente della questione. Se fossi rimasto con lei e Sir Henry, è evidente che il mio punto di vista sarebbe stato identico al vostro – e la mia presenza avrebbe messo in guardia i nostri formidabili avversari. Così, invece, ho potuto muovermi con una libertà che non avrei avuto se avessi alloggiato al Castello, e rimango tuttora un fattore incognito del problema, pronto a intervenire con tutto il mio peso nel momento decisivo.

- Ma perché tenere all’oscuro anche me?

- Metterla al corrente del mio piano non ci avrebbe aiutati, e anzi avrebbe potuto farmi scoprire. Lei, magari, avrebbe voluto dirmi qualcosa, oppure, spinto dalla sua generosità, si sarebbe preoccupato di portarmi qualche genere di conforto, e così avremmo corso inutilmente dei rischi. Ho portato con me Cartwright – ricorderà il ragazzino dell’Ufficio Postale – e lui ha provveduto alle mie semplici necessità: un pezzo di pane e un colletto pulito. Di cos’altro può aver bisogno un uomo? Mi ha dato un altro paio di occhi sopra un paio di piedi molto agili, e l’uno e l’altro si sono rivelati preziosi.

- Allora, tutti i miei rapporti non sono serviti a niente! – Mi tremava la voce nel ricordare la fatica e l’orgoglio con cui li avevo redatti.

Holmes estrasse un fascicolo di carte dalla tasca.

- Ecco i suoi rapporti, mio caro amico, e li ho sfogliati più volte, gliel’assicuro. Avevo organizzato la cosa in maniera eccellente, e li ricevevo con un solo giorno di ritardo. Devo farle le mie più vive congratulazioni per lo zelo e la perspicacia dimostrati in un caso così straordinariamente complesso.

Mi sentivo ancora punto sul vivo per l’inganno di cui ero stato vittima, ma il calore dell’elogio di Holmes riuscì a dissipare il risentimento dal mio animo. Inoltre, nel profondo del cuore sapevo che aveva ragione lui, e che era stato meglio per i nostri fini che io non avessi saputo della sua presenza nella brughiera.

- Così va meglio – commentò lui, vedendo il mio viso rischiararsi. – E ora mi dica il risultato della sua visita a Mrs Laura Lyons – non mi è stato difficile arguire che era per incontrare quella donna che lei si è recato laggiù, perché già sapevo che è l’unica persona a Coombe Tracey che possa esserci utile per la soluzione del caso. In effetti, se lei non ci fosse andato oggi, è probabile che ci sarei andato io domani.