Era dall’edizione Garzanti 1974 che si erano perse le tracce di uno dei romanzi più sorprendenti della coppia artistica Pierre Boileau e Thomas Narcejac, i celebri “diabolici” autori che si sono divertiti a giocare con i “pezzi d’uomo” in un noir tutto da riscoprire.

I Classici del Giallo Mondadori (n. 1365) portano in edicola Pezzi d’uomo scelti (... Et mon tout est un homme, 1965).

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Per una recensione approfondita, ecco il link.

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Dalla quarta di copertina:

Il sogno, o l’incubo, del professor Anton Marek è l’innesto integrale. Trapiantare qualsiasi parte del corpo umano, compresa la testa, per salvare altre vite. Il folle esperimento è stato portato a termine dallo scienziato, con il segreto beneplacito delle autorità, smembrando il cadavere di un condannato a morte, René Myrtil, che si era offerto come donatore universale. Sette vittime di terribili incidenti stradali ne hanno ricevuto un pezzo: chi una gamba, chi un braccio, chi gli organi interni e chi, appunto, la testa. Dopo essersi ristabiliti, riprenderanno in breve tempo una vita normale, per quanto possibile. Ma nulla di normale si prepara per loro, e nemmeno per Garric, incaricato dal prefetto di Parigi di monitorare il decorso delle operazioni chirurgiche. Al manifestarsi dei primi strani fenomeni toccherà a lui cercare di capire cosa stia succedendo. Quando i pazienti, uno dopo l’altro, cominceranno a suicidarsi.

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Ecco l’incipit:

Egregio presidente della repubblica,

se io oggi oso inviarle questo rapporto è solo perché ho ragione di credere che il caso di René Myrtil non le sia mai stato presentato nella sua vera luce e addirittura che certi aspetti, ignoti a tutti tranne che a due o tre persone, le siano stati sistematicamente nascosti. Le note da me inviate al prefetto, a partire dal 19 aprile, costituivano per così dire solo un promemoria; d’altra parte gli avvenimenti che hanno portato a conclusione quel terribile caso non sono mai stati messi per iscritto. Ecco perché io penso che sia ormai indispensabile riesaminare nel loro insieme fatti che, presi separatamente, possono forse essere giudicati in maniera diversa, ma che, raggruppati, si caricano di un tremendo significato che probabilmente nessuno si è dato la briga di esporle. Il mio compito non doveva essere altro che di osservare. Ma gli ampi poteri accordatimi mi trasformarono, con o senza il mio consenso, in un investigatore e mi permisero di penetrare fino in fondo in un mistero anche più orrendo di quello della Maschera di Ferro o di certi segreti di stato, a divulgare i quali si corre il rischio di mettere in pericolo l’ordine pubblico.

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Pierre Boileau (1906-1989) e Thomas Narcejac (1908-1998), entrambi vincitori del Prix du Roman d’Aventures, hanno cominciato a collaborare nel 1948. Frutto di questo sodalizio sono stati numerosi racconti e ben quaranta romanzi, da alcuni dei quali sono stati tratti film di successo come La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock o I diabolici di Henri-Georges Clouzot.

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All’interno, il racconto Antologia del fiume Oglio di Alessandro D.A.M. Spallicci, vincitore del Premio NebbiaGialla 2014.

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Pezzi d’uomo scelti di Pierre Boileau e Thomas Narcejac (I Classici del Giallo Mondadori n. 1365), 196 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Valerio Riva