Tre holmesiani italiani, tutti associati di Uno Studio in Holmes, hanno preso parte ai festeggiamenti per il compleanno di Sherlock Holmes (per chi ancora non lo sapesse, il Grande Detective è nato il 6 gennaio del 1854) organizzati a New York dai Baker Street Irregulars. Il presidente di USIH, Michele Lopez, uno degli ex presidenti, Enrico Solito (membro anche dei Baker Street Irregulars), e la sottoscritta (unica cittadina e residente svizzera iscritta all’associazione), hanno partecipato agli eventi che si sono svolti sull’arco di quattro giorni.

Enrico Solito, Michele Loper e Brigitte Latella
Enrico Solito, Michele Loper e Brigitte Latella

Oltre a ricordare il genetliaco di Sherlock Holmes, quest’anno i BSI hanno festeggiato il 25° anniversario dell’ingresso delle donne nel gruppo, prima proibito dagli statuti societari.

Meglio tardi che mai, ma decisamente tardi.I festeggiamenti si sono aperti giovedì 14 alle 9:15 con la Christopher Morley Walk, una passeggiata con la visita a diversi luoghi legati al giornalista e scrittore che è stato tra i fondatori dei Baker Street Irregulars.

La camminata si è chiusa con il pranzo da McSorley’s, il più antico pub irlandese ancora in esercizio della Grande Mela: uno dei motti del locale, che ospita anche un ritratto di Christopher Morley, avventore abituale, è infatti “we were here before you were born” (eravamo qui prima che voi foste nati). Possiamo dirvi che il sandwich con il corned beef servito nel locale è davvero notevole!

Al pomeriggio, alle 18:15 tutto esaurito per la conferenza tenuta da Jeffrey Hatcher in una sala del Midtown Executive Club. Lo sceneggiatore del film Mr. Holmes ha proposto al pubblico un excursus sulla figura di Sherlock Holmes al cinema e in tv e ha lasciato intendere di essere al lavoro su un nuovo film con protagonista il Grande Detective. Ovviamente ne ha parlato allo scadere del tempo, lasciandoci senza altre informazioni.

L’unico evento a cui nessun membro della delegazione italiana ha partecipato – i biglietti sono finiti molto presto – è stato il ballo in maschera organizzato dalle Baker Street Babes, che quest’anno hanno voluto organizzare un pigiama party. Abbiamo comunque qualche foto e, soprattutto, alcuni coraggiosi si sono recati, dopo il ballo, da O’Lunney’s, il pub vicino a Times Square dove si chiude ogni giornata del meeting. Da notare che il ricavato della vendita dei biglietti del ballo, così come quello dell’asta silenziosa (in vendita tutti oggetti a tema holmesiano), sono andati al Fondo per i Veterani Disabili Americani. Quest’anno sono stati raccolti oltre 10 mila dollari!

Per una parte della delegazione italiana il venerdì si è aperto con la visita alla Mysterious Bookshop, la libreria proprietà di Otto Penzler, noto editore di gialli, fondatore della Mysterious Press, venduta alla Warner Books nel 1989. La casa editrice di Otto Penzler ha contribuito a lanciare autori quali Isaac Asimov, Raymond Chandler, James Ellroy, Patricia Highsmith, Ed McBain e molti altri. Inutile dire che per i nostri è stato davvero difficile contenere le spese…!

Più facile per me, che mi trovavo al William Gillette Memorial Luncheon: il pranzo organizzato dalle Adventuresses of Sherlock Holmes (l’associazione femminile parallela ai BSI, che fino al 1991 non hanno accettato donne nei loro ranghi) alla Fillmore Room (locale che una volta si chiamava, più canonicamente, Moran’s Chelsea Seafood Restaurant). Il pranzo è stato allietato da sketch comici con protagonisti, naturalmente, Sherlock Holmes, il dottor Watson e altri personaggi delle loro storie.La delegazione si è divisa anche per la sera: Enrico Solito, unico membro della delegazione italiana a far parte anche dei BSI, ha partecipato alla cena riservata ai soci, allo Yale Club. In quest’occasione sono stati nominati otto nuovi membri.

Al Gaslight Gala, l’evento per chi non partecipa alla cena dei BSI organizzato al Manhattan Club, il resto della delegazione italiana ha assistito ai brindisi a diversi personaggi del canone. Elaborati, divertenti, in rima o addirittura in musica. L’Italia si è distinta per la vittoria nel quiz proposto durante la serata, centrato sui cattivi delle storie holmesiane. E anche la riffa ci ha riservato qualche soddisfazione: non siamo invece riusciti ad aggiudicarci nessun oggetto messo all’asta silenziosa. Serata chiusa da O’Lunney’s dove una neofita del BSI Weekend, ha chiuso la serata alle canoniche 2:21 recitando con gli altri del gruppo la poesia “221b” di Vincent Starrett (non a memoria, ma ci riproveremo!)

Sabato 16 ha visto i tre mettere in piedi il proprio banchetto alla Merchan Room, una sala che il Roosevelt Hotel ha riservato alla compravendita di oggetti d’ispirazione holmesiana, ma soprattutto libri. Oltre alle ultime novità, si potevano trovare libri più datati e qualche edizione rara. Non mancava la bigiotteria e nemmeno le porcellane a tema canonico. Noi abbiamo portato il volume Sir Arthur Conan Doyle – Viaggio in Italia/Italian Journey, che ha riscosso un certo successo (per maggiori dettagli: http://www.unostudioinholmes.org/inglese/acdjourney.htm)! In parallelo, alle 10, in un’altra sala dello stesso hotel si è riunita la Beacon Society.

Al termine della mattinata, un salto a Grand Central Terminal per un caffè e poi ci siamo spostati allo Yale Club per il Cocktail, previsto alle 13:15. Questo è forse l’evento a cui ho visto il maggior numero di persone: circa un centinaio, tra cui la delegazione italiana, ma non solo.

Al Cocktail erano presenti holmesiani arrivati dal Giappone, dall’India, dalla Danimarca, dalla Francia, dal Regno Unito, dalla Svizzera e probabilmente ho dimenticato qualche altro Paese. Pranzo, celebrazione dei nuovi BSI freschi di nomina, menzioni speciali per le signore entrate a far parte della società negli ultimi 25 anni e asta, questa volta non silenziosa, banditore d’eccezione Peter Blau.

Il tempo di togliersi il costume, farsi una doccia e indossare qualcosa di più contemporaneo e si riparte. L’appuntamento è alle 18 da O’Lunney’s per il Very Irregular Lost in New York with a Bunch of Sherlockians Dinner. Anche qui a farla da padrone sono i brindisi, la convivialità e anche in questo caso c’è stato un quiz che ha visto Uno Studio in Holmes aggiudicarsi il primo e il secondo posto.

Dopo la cena, anche chi era altrove si è unito a noi per finire la serata in compagnia.

L’evento di chiusura si è tenuto in un altro pub, The Black Sheep. Domenica 17 alle 11:30 le Adventuresses of Sherlock Holmes hanno dato il via al brunch da loro organizzato. Dopo le vivande, i lunghi e difficili addii e arrivederci. Alcuni di noi, restii a lasciare la compagnia, sono rimasti fino alle 17. All’uscita dal pub, abbiamo trovato l’ospite che ci aveva un po’ snobbati per tutta la settimana: la neve.