E’ pubblicato dalla Rizzoli il nuovo romanzo giallo scritto da Marco Polillo dal titolo Acque amare (2016)

Marco Polillo è noto a quanti amano i romanzi gialli in quanto è l’editore della omonima casa editrice che pubblica da anni il meglio dei romanzi gialli usciti negli anni ’30 e inoltre è anche lui un ottimo scrittore di romanzi gialli.

Nel presente romanzo ritroviamo il vicecommissario Enea Zottia, che abbiamo conosciuto nelle inchieste di precedenti romanzi, che si reca spesso sull’isola di San Giulio nel  lago d’Orta dove ha lasciato tanti ricordi e dove lo attende la sua fidanzata Giulia.

Questa volta si troverà ad aiutare la polizia locale nelle indagini su di un duplice omicidio che coinvolge la ricca famiglia Capotosti e vari altri abitanti, in vista, dell’isola.

Giovanni Capotosti partendo dalla piccola e modesta lavanderia del padre, lavorando duramente, ha creato una ricca e prospera società sempre nel settore delle lavanderie; sposato da tempo e con un figlio, vede il futuro in maniera deprimente perché ora è malato, riesce a camminare a fatica e con grande dolore e Bruno suo figlio non pensa al lavoro ma solo a spendere soldi e a divertirsi.

Suo grandissimo rimpianto è aver lasciato andare via, per motivi di orgoglio, il suo grande amore di gioventù, la bellissima Dolores.

Quest’ultima dopo oltre trent’anni, si rifà viva e, tramite “facebook”, lo contatta per fargli sapere che dopo la separazione, lei aveva avuto un figlio: suo figlio.

Giovanni Capotosti è felice di questa notizia, invita lei e Vittorio a recarsi sull’isola in quanto desidera riconoscere ufficialmente Vittorio come suo figlio ed erede, una notizia che certo non rende felici sua moglie e l'altro suo figlio Bruno.

Dopo qualche giorno Bruno decide di dare una festa invitando, nella sua villa in cima a una collina, i tanti amici che lo frequentano. Durante la festa si scopre nella piscina un cadavere, un uomo ucciso, forse due giorni prima, con un colpo di pistola. Tutti hanno un alibi verificabile e durante le indagini si scoprono che in molti, uomini e donne hanno segreti da nascondere.

Ci sarà un secondo omicidio e a questo punto Zottia riuscirà a trovare un nesso tra le due uccisioni che lo porteranno a scoprire il colpevole.

Ancora una volta il lettore sarà attratto da questo poliziotto dalla profonda umanità con un suo talento particolare che lo porta a privilegiare, nelle indagini come nella vita, il sentimento rispetto alla ragione.

l’autore:

Marco Polillo, nato a Milano, è stato direttore generale di Rizzoli e Mondadori, e

da anni si occupa della casa editrice che porta il suo nome. Attualmente è presidente dell’Associazione Italiana Editori. Da sempre appassionato di gialli, ha curato numerose antologie. Ha pubblicato Testimone invisibile (Piemme 1997 e 2010) e Corpo morto (Piemme 2009) e Il pontile sul lago (2011) e Villa Tre Pini (2012) e il Convento sull’isola (2014).

la quarta:

Giovanni Capotosti sembra aver avuto tutto dalla vita: una bella casa sul lago d’Orta, un ricco patrimonio, l’affetto della moglie e del figlio Bruno. Ma gli resta il rimpianto per aver perso il grande amore della sua vita: Dolores, la ragazza più bella del lago. Dopo trent’anni, la “sua Dolly” torna all’improvviso con una lettera in cui gli chiede aiuto, non per sé, ma per Vittorio, il figlio che lui non aveva mai saputo di avere. La sorpresa è tanta, ma quella lettera per Giovanni ha il sapore di una seconda occasione. Perché lui ne è sicuro: Vittorio è figlio suo, e intende dargli ciò che gli spetta. Intorno a questa vicenda familiare gravita il piccolo universo di Orta San Giulio, dove il commissario Zottìa è ormai di casa grazie alla relazione con la bella Giulia. La sua villa sull’isola e i suoi ricci neri sono il rimedio più dolce alla frenesia di Milano. Ma la quiete di Orta si spezza quando un cadavere viene ritrovato nella villa di Bruno Capotosti: chi è quell’uomo, lasciato senza documenti né oggetti che possano identificarlo? Possibile che nessuno sappia nulla, in un posto in cui si conoscono tutti? Nei paesi di provincia le voci corrono e offuscano la verità, proprio come le acque del lago, che sotto la calma apparente nascondono correnti insidiose. Enea Zottìa sa che l’unico modo per risolvere questo caso è rispondere a una domanda: fin dove siamo disposti a spingerci, quando c’è di mezzo l’amore?

Marco Polillo, Acque amare (2016) 

Rizzoli, pagg. 247, euro 18,00