La Edizioni Frassinelli ha recentemente inviato in libreria il romanzo Niente è mai acqua passata (2016) dello scrittore milanese Alessandro Bongiorni.

Quanti amano i romanzi noir dalle forti tinte conoscono e apprezzano questo autore che ha già ricevuto molti consensi con la pubblicazione del romanzo La sentenza della polvere (Piemme, 2014) ove appare per la prima volta il vice commissario Carrera.

Il protagonista è un poliziotto che ama moltissimo la “sua” città, e in particolare la vecchia Milano dove non esiste la frenesia e il chiasso delle vie centrali, dove tutto sembra tranquillo ma che di notte mostra la sua anima nera, violenta e spietata.

Rudi Carrera non è un uomo che accetta compromessi e il suo modo di vedere la giustizia e il non cedere a compromessi lo ha reso inviso alle alte sfere della questura, benché intelligente e dotato di un “fiuto” straordinario, la sua carriera è ferma da molto tempo.

Ora, dopo aver salvato una povera prostituta dall’essere, per l’ennesima volta, violentata dai suoi feroci “padroni”, ha deciso di proteggerla e di indagare sulla banda di albanesi che ogni sera, con qualsiasi tempo manda sul marciapiede le sue schiave. E’ una indagine di cui nessuno si vuole occupare in quanto a nessuno interessa quello che accade a una puttana.

Nello stesso tempo un uomo, Beppe Modica cerca disperatamente sua figlia che è scomparsa.

Lui è certo che la ragazza sia stata rapita per poi essere costretta con la violenza a prostituirsi e lui la cerca da molto tempo. Tutte le notti gira le strade nella speranza di trovarla. Le strade di questo investigatore improvvisato e quella di Carrera si incrociano, quest’ultimo con la collaborazione di alcuni fidati poliziotti continua la sua indagine per smantellare una organizzazione criminale formata da albanesi che occupandosi dello sfruttamento della prostituzione dispone di moltissimo denaro e possono in qualche modo sfidare la giustizia.

In questa indagine ancora una volta Carrera si scontra con chi è molto più in alto nella scala del potere e finirà per pagare un prezzo molto alto per la sua rettitudine.

Alessandro Bongiorni descrive una Milano che il turista non vede mai, una città notturna cupa e violenta, descrive inoltre in modo vivido e reale i vari personaggi.

Un romanzo che non ha nulla da invidiare ai noir provenienti da oltre oceano.

Un brano

Le ragazze erano statue ghiacciate, i marciapiedi banchi da esposizione.

Le macchine sfilavano lente.

Viale Sarca era desolato e interminabile.

Carrera si accostò alle auto parcheggiate. Proseguì a passo d'uomo guardando dentro ogni abitacolo, fece inversione e controllò l'altro lato della strada.

Tornò indietro e si immise nella via perpendicolare.

Era da una settimana che passava le sue serate così.

Di lei, però, nessuna traccia.

Scomparsa.

 

L’autore

Alessandro Bongiorni è nato a Milano nel 1985. , è laureato in Scienze e

Tecnologie della Comunicazione presso l’università IULM. Ha conseguito anche la laurea magistrale in Televisione, Cinema e New Media, con una tesi su Elmore Leonard. Dal 2008 è giornalista pubblicista e negli ultimi anni ha svolto diversi lavori nel campo dei media.

Il suo primo romanzo, Capitale mortale, è stato pubblicato quando aveva solo ventiquattro anni, e a questo sono seguiti Se tu non muori (2011) e La sentenza della polvere (2014), il romanzo che lo ha rivelato al grande pubblico. Tutti i suoi libri sono ambientati a Milano.

la “quarta”:

Il vice commissario Carrera è fatto a modo suo. Avrebbe potuto fare molta strada, dentro la questura di Milano, se solo fosse stato capace ogni tanto di tacere, di accettare qualche compromesso, di scegliere le indagini “giuste”. Ma non sarebbe stato Rudi Carrera. E non è certo un’indagine “giusta” quella in cui si è lasciato coinvolgere dopo aver salvato una giovane prostituta da uno stupro. «A chi vuoi che gliene freghi di qualche puttana», gli ripetono un po’ tutti. A Carrera gliene frega. E gliene frega anche a Beppe Modica, da quando sua figlia è scomparsa nel nulla, da quando ha capito che la fine più probabile è che sia stata rapita dal racket della prostituzione, da quando ha iniziato a cercarla, tutti i giorni, tutte le notti, per anni. Ma il racket della prostituzione, a Milano, è una brutta cosa: la criminalità albanese, legata da regole antiche e cattive, “tiene” il territorio metro a metro, e lo fa con violenza, con ferocia, con moltissimi soldi, e con il massimo disprezzo della vita: quella delle ragazze che umiliano, violentano e vendono, e quella di chi – come Carrera, come Beppe Modica – cerca di ostacolarli. E infatti il prezzo che Carrera dovrà pagare, per essersi infilato in questa storia, sarà davvero altissimo.

Alessandro Bongiorni, Niente è mai acqua passata (2016) 

Frassinelli, pagg. 384, euro 18,50