Ventesima avventura del Principe delle Spie Malko Linge, in questa nuova ristampa di “Segretissimo SAS” (Mondadori), questo ottobre in edicola: Missione a Saigon (Mission à Saïgon, 1970) del compianto Gérard de Villiers.

Per sapere TUTTO della vita editoriale italiana del personaggio, si rimanda agli Archivi di Uruk.

La trama

Malko è appena sbarcato a Saigon e già ne ha abbastanza. La città è in guerra ventiquattr’ore su ventiquattro. Lo dimostra la fine atroce del colonnello Mitchell, bruciato vivo davanti al bunker dell’ambasciata americana. Era assegnato all’operazione Sunrise, mirata a sostituire il governo legittimo con burattini manovrati dalla CIA, e il suo omicidio è un avvertimento. C’è qualcuno che sa. Ora tocca al Principe delle Spie prendere il posto della vittima nel complotto e scoprire il traditore responsabile della fuga di notizie. Insomma, uno dei soliti incarichi di tutto riposo che l’Agenzia tiene in serbo per lui. Avrebbe dovuto capirlo subito che i tanti dollari dell’ingaggio per quella sua vacanza nel Sudest asiatico preludevano a qualcosa di poco piacevole…

L’incipit

L’enorme condizionatore dell’ufficio di Richard Zansky sbuffava furioso contro il caldo appiccicaticcio del monsone che sembrava insinuarsi attraverso le finestre ermeticamente chiuse. Il numero uno della CIA a Saigon si alzò e andò a controllare il termometro appeso al muro. La temperatura del mese di luglio era un nemico peggiore dei vietcong e dei nordvietnamiti.

Richard Zansky guardò macchinalmente sei piani più in basso. Il suo campo visivo era maledettamente ristretto dal muro di cemento che cingeva completamente l’edificio principale dell’ambasciata americana. Le due porte blindate scorrevoli dell’entrata al pianterreno erano le uniche vie d’accesso. Un po’ come se avessero rovesciato sull’ambasciata una scatola da scarpe di cemento, con pareti di mezzo metro di spessore.

Era certamente l’unica ambasciata al mondo a essere stata costruita secondo le norme del Vallo Atlantico. “Bunker’s Bunker” la chiamavano ironicamente i sudvietnamiti, giocando sul nome dell’ambasciatore accreditato da tre anni, Eliot Bunker.

L'autore:

Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista SAS, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e De Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.

Extra

All'interno il racconto inedito Il Professionista. Cuba Libre di Stephen Gunn (Stefano Di Marino).

Info:

Missione a Saigon di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 20), 238 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Bruno Just Lazzari