Per la maggior parte dei suoi fan, Moore sarà probabilmente ricordato per sempre come il furbo e divertente James Bond di film quali Vivi e lascia morire e La spia che mi amava. È stato infatti l’attore che ha interpretato più volte la parte di 007 all’interno della serie ufficiale, mantenendo il ruolo dal 1973 al 1985.

La sua avventura da “agente segreto” ebbe inizio dopo il tentativo da parte dell’attore George Lazenby di sostituire Sean Connery come nuovo James Bond, tentativo che non riscosse il successo sperato né fra il pubblico né fra la critica. Nel 1973 quindi uscì il primo film di 007 con Roger Moore come protagonista, Agente 007 – Vivi e lascia morire appunto. All’attore fu permesso di apportare qualche modifica rispetto al James Bond creato da Connery e questo fu forse uno dei motivi per cui il film si rivelò infine un inaspettato e strepitoso successo.

Interpretare un ruolo su cui ancora incombeva l’ombra del grande Connery non fu certo un’impresa facile e Roger Moore ebbe sempre un rapporto contraddittorio con il personaggio di James Bond.

Secondo le parole dello stesso Moore, gli veniva difficile “prendere sul serio” James Bond, un agente segreto, che dunque dovrebbe condurre una vita segreta di cui il resto del mondo non può che essere all’oscuro… eppure tutti coloro con cui 007 entra in contatto conoscono benissimo la sua vera identità. Per di più le situazioni che James Bond si ritrova ad affrontare sono spesso estremamente irrealistiche, per questo nella sua interpretazione Moore decise di conferire all’ironia un ruolo essenziale, distaccandosi dal più serio 007 di Sean Connery.

Dopo il primo grande successo seguirono altri quattro film: Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro, La spia che mi amava, Moonraker – Operazione spazio e infine Solo per i tuoi occhi. Nel mentre, però, Moore aveva iniziato a dirsi stanco del ruolo di James Bond. Venne comunque convinto a tornare nei panni della grande spia con il film del 1983 Octopussy – Operazione Piovra, realizzato in risposta alla contemporanea uscita dell’apocrifo Mai dire mai, dove James Bond è nuovamente interpretato da Sean Connery. Moore contro Connery insomma, una battaglia fra titani… che guardando agli incassi fu vinta, anche se di pochi milioni di dollari, proprio da Moore.

L’ultimo James Bond interpretato da Moore fu in 007 – Bersaglio mobile del 1985. L’attore aveva 58 anni e si considerava ormai troppo vecchio per continuare a rivestire la parte della formidabile spia. Per di più lo stesso Moore criticò pubblicamente quest’ultimo film, considerandolo eccessivamente violento.

La carriera di Moore però non si limitò al ruolo di agente segreto: a renderlo inizialmente famoso fu la serie televisiva Il Santo, realizzata negli anni Sessanta, nella quale l’attore interpretava la parte del ladro gentiluomo Simon Templar.×

Nella serie Attenti a quei due invece troviamo Moore nei panni del raffinato inglese Lord Brett Sinclair, amico-nemico del milionario statunitense Danny Wilde (Tony Curtis). Ma nel curriculum di Moore trovano posto anche ruoli impegnati, come in L’uomo che uccise se stesso, un thriller psicologico del 1970.

Da non trascurare è poi l’impegno dell’attore come Ambasciatore Umanitario per conto dell’Unicef, ruolo che assunse dal 1990 facendosi anche promotore di diverse campagne di sensibilizzazione.

È nota anche la sua partecipazione alla campagna animalista contro la produzione di foie gras, ottenuto dal fegato delle oche sottoposte a un’alimentazione forzata che le conduce ad ammalarsi di steatosi epatica. L’iniziativa, soprattutto grazie al carisma di Moore, ottenne una tale risonanza, che la catena di grandi magazzini Selfridges dovette eliminare il prodotto dalla vendita.

Infine, nel 2003 fu nominato dalla Regina Elisabetta II Cavaliere dell’Impero Britannico, da qui il titolo di Sir.