Con un immotivato ritardo di un mese sul resto del mondo, anche la distratta Italia oggi apre le porte dei cinema a The Predator, il sesto film della 20th Century Fox dedicato al cacciatore spaziale nato nel 1987, e non a caso alla regia c'è Shane Black, che da sceneggiatore improvvisatosi attore, poco più che ventenne, quel 1987 è stato la prima "vittima" uccisa dal mostro.

L'occasione è perfetta per presentare una curiosità: anche Predator si è affacciato brevemente nell'universo letterario di Sherlock Holmes.

Mycroft Holmes secondo Colin MacNeil
Mycroft Holmes secondo Colin MacNeil

Nel 1989 la casa americana Dark Horse Comics ha acquisito i diritti del nome del cacciatore spaziale per una serie a fumetti che ne continuasse le avventure, con il risultato di dare vita ad un vasto e variegato universo narrativo, in seguito ulteriormente ampliato dal mondo dei videogiochi.

Fra le idee di questo universo c'è quella che nasce dalla domanda: chi ci dice che l'alieno non sia già scesa sulla Terra in passato, per adempiere ai suoi riti venatori? Da allora le storie con il Predator si sono svolte in ogni epoca immaginabile… compresa la fine dell'Ottocento.

Predator vs Mycroft

Il 31 dicembre 1997 la Dark Horse Comics presenta il primo numero di una mini-serie di soli due episodi: Predator: Nemesis, scritta da Gordon Rennie e disegnata dal britannico Colin MacNeil.

Dal diario del capitano Edward Soames – la cui nipote sarà la protagonista di Predator: Hunters (2017), dal 25 settembre scorso nelle edicole italiane (almeno in quelle rarissime che hanno esposto la testata "Predator" della saldaPress) – sappiamo che il 16 agosto 1896 questi si reca al The Diogenes Club perché convocato da Mycroft Holmes in persona…

Holmes informa Soames che le notizie del ritorno in azione di Jack lo Squartatore sono solo invenzioni dei giornali: in realtà lo spietato assassino che è arrivato in città è qualcosa di molto più pericoloso. E viene colloquialmente chiamato Spring-Heeled Jack.

Lestrade secondo Colin MacNeil
Lestrade secondo Colin MacNeil

Grazie all’ispettore Lestrade, il nostro Soames studia il luogo dell’ultimo delitto e scopre che c’è un testimone, un giovane indiano risparmiato dall’assassino. Un giovane che non parla inglese e continua a descrivere il mostro con una parola indiana: Rakshasa. La razza di demoni mangia-uomini che Vishnu ha cacciato dal Nirvana.

Soames conosce bene quell’essere, perché l’ha incontrato anni prima proprio in India, quando aggredì i suoi soldati e lui fuggì nel panico, senza aiutare i propri commilitoni. Chiamatelo destino, chiamatelo karma, ma resta il fatto che Soames sente che la sua nemesi l’ha seguito fino a Londra per pareggiare i conti in sospeso.

Il Predator nella Londra di fine Ottocento
Il Predator nella Londra di fine Ottocento

Info

Predator: Nemesis, rimasto inedito in Italia per più di vent'anni, arriverà nelle nostre edicole a fine novembre 2018, tradotto dalla saldaPress per il terzo numero della sua nuova testata mensile "Predator".