Viaggi nell’incubo di Ellery Queen, Edgar Wallace, Arthur Conan Doyle, Mondadori 2014.

Introduzione succulenta di Mauro Boncompagni.

Frontiera maledetta di Ellery Queen

Edward Tollman chiede aiuto all’investigatore privato Barney Burgess. Sua moglie è sparita. L’investigatore tentenna. Per caso non l’ha fatta sparire lui stesso? (le mogli possono diventare un peso insopportabile). D’accordo, è sparita davvero. Allora via alla ricerca oltre il confine messicano con morti ammazzati e continui flash back. Un viaggio ricco di suspense, con colpo di scena finale e ci sono pure gli scacchi (per i fissati come il sottoscritto).

La nave dei misteri di Edgar Wallace

Penelope Pitt sull’Empire Express. Deve andare a Toronto senza un progetto preciso. Solo che sullo stesso treno c’è la signora Dorban che le offre un lavoro di segretaria a Londra presso suo marito. Bel colpo di fortuna. Ma qualcosa non va. Il signor Dorban non è altro che il temibile Zerbino, famoso baro… Intrighi, avventure, colpi di scena, denaro falso, lotta per la sopravvivenza, con i personaggi che entrano ed escono dalla scena come in un teatro. 

L’uomo dagli orologi di Arthur Conan Doyle

Alle cinque di sera del 18 marzo 1892 un treno sta per lasciare la stazione di Euston diretto a Manchester. Il capotreno, John Palmer, vede arrivare due passeggeri ritardatari, un uomo altissimo e una signora anch’essa piuttosto alta. Biglietti di prima classe. Ma nello scompartimento scelto da Palmer c’è un “omino con un grosso sigaro in bocca”. La signora non sopporta il fumo e dunque prendono posto nello scompartimento attiguo. Quando il convoglio arriva a Rugby alle 18.50 i tre passeggeri sono scomparsi. Nessuna traccia. Solo un giovanotto ucciso, trapassato da una pallottola al cuore, nello stesso scompartimento dell’uomo e della signora. Mistero insolubile se non attraverso una confessione.

Una scelta oculata, un perfetto amalgama.

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