Polillo Editore ripropone ai suoi lettori un romanzo che nel tempo ha avuto numerosissime pubblicazioni ma che anche dopo circa un secolo resta sempre interessante. Parliamo del famoso I quattro giusti (The Four Just Men) scritto nel 1905 e ceduto a un editore per poche sterline, ma avviò l’autore Edgar Wallace verso un carriere sfolgorante.

I quattro giusti voglio uccidere il Ministro degli Esteri di sua Maestà in quanto vuol fare approvare una legge che permetterà di estradare stranieri che sono in Inghilterra come rifugiati politici.

Ovviamente la loro azione si svolge ovunque ci sono ingiustizie da “raddrizzare”.

Un successo clamoroso, confermato poi da altri 170 romanzi romanzi.

L’autore:

Edgar Wallace (1875-1932), passato alla storia come “the King of Thrillers”, fu il primo scrittore a raggiungere lo status di vera e propria star. Era nato a Greenwich, in Inghilterra, figlio illegittimo di attori. Adottato da una famiglia di pescivendoli che aveva già dieci figli, Edgar crebbe con il nome di Dick Freeman salvo scoprire, all’età di 11 anni, le sue vere origini. Dopo una serie infinita di lavori di vario genere, a 18 anni si arruolò nel Royal West Kent Regiment per poi passare nei Corpi Medici. Corrispondente dal Sud Africa per la Reuters e per vari giornali inglesi e sudafricani durante la guerra dei Boeri, rientrò in patria nel 1900. Dopo vari infruttuosi tentativi di trovare un editore, nel 1905 pubblicò a proprie spese il suo primo romanzo, The Four Just Men (I quattro giusti). In meno di trent’anni scrisse oltre 170 libri, di cui più della metà di genere giallo, una ventina di drammi e centinaia di racconti e articoli. Popolarissimo fra i lettori – si dice che tra il 1920 e il 1930 su ogni quattro libri letti in Inghilterra uno fosse di Wallace – negli ultimi dieci anni di vita arrivò a guadagnare oltre 250.000 dollari l’anno, anche grazie agli innumerevoli film tratti dalle sue storie. Amante del lusso, del gioco e della vita sregolata, morì a soli 56 anni a Hollywood, mentre era al lavoro sulla sceneggiatura di King Kong, lasciando in eredità una montagna di debiti.

La “quarta”:

Quando Sir Philip Ramon, il ministro degli Esteri britannico, presenta al parlamento una legge sull’estradizione, è consapevole che andrà incontro a un’opposizione molto feroce. Ma il provvedimento, tacciato di essere un mezzo per rimettere rifugiati politici nelle mani di governi corrotti e autoritari, lo porta anche nel mirino dei “Quattro Giusti”. Tale banda, composta da insospettabili personaggi, è ricercata in tutto il mondo per aver “giustiziato” una serie di individui che, pur avendo commesso azioni empie, erano sempre riusciti a sfuggire alla legge. Adesso il gruppo minaccia di uccidere Sir Philip se non ritirerà la famigerata legge, ma il ministro decide di non farsi intimorire e prosegue per la sua strada, assicurandosi un’imponente protezione da parte di Scotland Yard. Basterà questo a frenare l’audacia dei Quattro? Pubblicato a spese dell’autore nel 1905, questo romanzo riscosse un clamoroso successo, inaugurando la carriera di uno dei più brillanti e celebrati scrittori di narrativa poliziesca, già presente nella collana I bassotti con Maschera bianca (n. 37), Il cerchio rosso (n. 66) e Il mistero delle tre querce (n. 136).

Edgar Wallace, I quattro giusti (The Four Just Men)

Traduzione Giovanni Viganò

Polillo Editore, collana I bassotti 153, pagg. 166, euro 14,40