Lo scrittore Nicola Manzò continua a farci conoscere la “vera” città di Napoli con i suo romanzi del ciclo “I delitti del Barbiere”. In questi giorni la TEA ha inviato in libreria il giallo Sette Cavalieri d’Oro (2015) secondo volume della serie.

Ricordiamo che il primo titolo era Gli amanti di Vico San Severino pubblicato lo scorso anno sempre da TEA.

Nel primo romanzo abbiamo conosciuto il commissario Alfredo Renzi, padano doc, quarant’anni suonati da un pezzo e trasferito dalla sua amata città di Milano a Napoli e proprio andando dal barbiere fa la conoscenza con vari e simpatici personaggi che si possono trovare solo in quella città e riesce a risolvere il suo primo caso.

In questo nuovo romanzo, nella moderna Napoli del 2008, compare un anonimo e ricco collezionista che vuole ritrovare alcune sculture di gran pregio, i famosi “sette cavalieri” che furono realizzati in oro, a Firenze nel lontano 1478. Al collezionista non interessa che sull’opera gravi  una maledizione di morte per chi la possiede.

Nel contempo uno spietato killer uccide gli appartenenti alla famiglia di un notissimo architetto e una setta conosciuta con il nome di Ordine dei Cavalieri Neri del Regno di Napoli e delle Due Sicilie mette a repentaglio l’ordine costituito.

Per il commissario Renzi e i suoi nuovi amici saranno tre indagini su casi apparentemente molto diversi tra loro, ma la soluzione forse è una e si nasconde proprio nei cunicoli che si trovano sotto la città.

L’autore:

Nicola Manzò è nato in uno dei quartieri più popolari di Napoli, la Stella, a poche centinaia di metri dalla casa di Totò. Lascia gli studi di Architettura al terzo anno e si dedica a tempo pieno alle sue grandi passioni: la scrittura e la scultura; ma nella sua vita non ha disdegnato di fare il posteggiatore, il burattinaio, il mascheraro. Autore prolifico, ha scritto vari lavori teatrali.

Gli amanti di Vico San Severino è il suo primo romanzo.

la “quarta”

Un ricco collezionista senza scrupoli muove pedine nell'ombra per rimettere insieme un tesoro dimenticato: sette cavalieri d'oro scolpiti dal grande Bernardo Corradini per ordine di Lorenzo de' Medici nel 1478, ai quali è legata una maledizione foriera di morte e di sventura. Uno spietato serial killer, che ama firmarsi lasciando sulle sue vittime un'enigmatica filastrocca in spagnolo, minaccia di sterminare una nota famiglia della Napoli bene. Il potere occulto di una potentissima setta, l'Ordine dei Cavalieri Neri, sta tramando piani di morte e distruzione, mettendo in pericolo persino l'ordine costituito…

Tre fronti aperti per il commissario Renzi, milanese di nascita e napoletano di cuore, e la sua improbabile squadra: il barbiere Ettore, il gobbo Tatillo, detto Gùgol, e tutta internos, la straordinaria rete dei vicoli di Napoli. Tre casi da risolvere, uno più complicato e misterioso dell'altro. Tre indagini solo all'apparenza lontane tra loro, ma che nascondono più di un elemento in comune. E la soluzione i nostri amici la troveranno, come sempre un po' per caso, proprio nell'immenso labirinto di gallerie che si apre nel ventre di Napoli, dove misteri millenari si nascondono...

Nicola Manzò, Sette cavalieri d’oro (2015)

TEA, collana Narrativa TEA, pagg. 367, euro 14,00