È il momento di ricordare le indagini dell’investigatore e poeta Nigel Strangeways, personaggio nato nel 1935 dalla penna del poeta britannico Cecil Day Lewis che si nascondeva dietro lo pseudonimo Nicholas Blake.

Era il 1939 quando “I Libri Gialli” Mondadori (n. 208) portarono in Italia Le pentole del diavolo (There’s Trouble Brewing, 1937), terza indagine del personaggio: “I Classici del Giallo Mondadori” n. 1369, in edicola ad aprile, lo ripresenta ai lettori.

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Dalla quarta di copertina:

Per Nigel Strangeways, scrittore e detective dilettante, indagare su un delitto è sempre meglio che dover tenere una conferenza. Detto fatto. Invitato suo malgrado presso un circolo letterario di provincia, nel Dorset, viene subito accontentato. Avvisaglia nefasta: pochi giorni prima il cane di un produttore di birra era morto cadendo in un calderone per la bollitura. Dopodiché scompare il suo padrone, tale Bunnett, uno sgradevole individuo circondato dall’avversione generale. È forse suo lo scheletro umano che viene poi rinvenuto dentro un bollitoio della fabbrica? E se lo è, chi nella piccola comunità odiava la vittima al punto di riservarle una fi ne così orribile? Il fratellastro del birraio, un’attivista impegnata contro il consumo di alcol, uno degli impiegati, hanno tutti qualche motivo per rallegrarsi della tragedia. L’unica cosa di cui può semmai rallegrarsi il povero Nigel di fronte a questo rebus indecifrabile è che, alla fi ne, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

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Ecco l’incipit:

Per ogni cane, dice il proverbio, arriva il giorno buono.

È molto dubbio che a Tartufo questo proverbio sembrasse giusto durante la sua vita. Infatti non aveva avuto, lui, la gioia della caccia all’agile selvaggina; non aveva potuto godere, con altri compagni liberi dal guinzaglio, di quel riunirsi agli angoli delle strade che per i cani di classe corrisponde a ciò che, per gli uomini, è qualche più o meno lecita distrazione a compenso di una vita troppo monotona. No. Come tutti coloro che avevano avuto a che fare col suo padrone, Eustace Bunnett, Tartufo aveva sentito ininterrottamente il pugno di ferro di lui. Si potrebbe immaginare che Bunnett, con una moglie, un fratellastro, una fabbrica di birra e un Consiglio comunale, ne avesse quanto bastava per soddisfare la sua avida smania di potere; ma credere questo significherebbe non averlo conosciuto bene. Anche su Tartufo esercitava il suo potere; e quindi Tartufo aveva condotto una vera vita da cane, in tutta l’estensione della frase, tanto che anche il naturale, quasi illimitato servilismo della sua specie era stato messo, dalle esigenze di Bunnett, molto a dura prova.

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Nicholas Blake è lo pseudonimo del poeta inglese Cecil Day Lewis (1904-1972). Accademico di chiara fama e nome di spicco nella storia della letteratura, si è conquistato un posto anche nella narrativa di genere grazie a una corposa produzione di mystery dall’impianto classico e dallo stile sofisticato. Protagonista dei suoi romanzi è l’investigatore dilettante Nigel Strangeways, inizialmente modellato sulla figura dell’amico oxfordiano W.H. Auden.

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Le pentole del diavolo di Nicholas Blake (I Classici del Giallo Mondadori n. 1369), 224 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Alfredo Pitta