Sessant'ottesima avventura del Principe delle Spie Malko Linge, in questa nuova ristampa di “Segretissimo SAS” (Mondadori), questo ottobre in edicola: Il sorriso kabilo (Commando sur Tunis, 1982) del compianto Gérard de Villiers.

Per sapere TUTTO della vita editoriale italiana del personaggio, si rimanda agli Archivi di Uruk.

La trama

Ian Parker è un agente della CIA, ed è anche un uomo. Di passaggio a Tunisi sotto copertura diplomatica, mette gli occhi addosso a un’affascinante hostess dimenticando l’ABC del suo mestiere. E quando lei accetta al volo un invito per una gita in barca, dimentica inoltre che le arabe escono di rado con gli stranieri, soprattutto le libiche come Turya. Il guaio è che quel sorriso enigmatico e quel corpo statuario hanno il potere di mandargli in tilt il cervello. Una volta soli, al largo, è troppo tardi per chiedersi chi sia davvero la ragazza. Quando poi il cadavere di Parker viene ripescato in mare, la Compagnia brancola nel buio. Nessuna missione in corso, nessuna avvisaglia che lui potesse essere in pericolo. Per scoprire i retroscena della spietata esecuzione, non resta che spedire sul posto un pezzo da novanta come Malko Linge. Non proprio insensibile al fascino femminile, ma si spera un po’ meno imprudente. Magari il Principe delle Spie, con il suo radar tutto speciale per le belle donne, riuscirà a rintracciare la seducente assassina senza lasciarci la pelle.

L’incipit

Ian Parker, con la camicia appiccicata alla schiena per il sudore, rinunciò a trovare un posto sotto i platani della Avenue Habib Bourguiba e parcheggiò in seconda fila davanti all’International Tunisia Palace. E fu subito individuato dallo sguardo pieno di rimprovero di un "topo grigio", cioè un ausiliaria della polizia tunisina, che si aggirava nei pressi con un walkie-talkie a tracolla. I tunisini avevano un sistema semplicissimo per scoraggiare i numerosi turisti algerini che riempivano i portabagagli di provviste introvabili nel loro paese; ricorrevano alla rimozione forzata appena trascorsi i trenta secondi di sosta… Guidando un auto a nolo, Ian Parker non temeva questo tipo di disavventura. Sceso dalla sua Fiat 127, entrò nella hall dell’International Tunisia Palace, una costruzione di cemento, alta e piuttosto triste.

I pochi impiegati in servizio, seduti al loro posto, si facevano vento con dei giornali. Due giorni prima rimpianto di condizionamento dell’albergo si era bloccato sbuffando nuvole di vapore. Proprio mentre Tunisi conosceva una delle peggiori ondate di caldo della sua storia! Il termometro raggiungeva tranquillamente i sessanta gradi al sole e i quarantacinque nelle poche zone d'ombra… Per colmo di fortuna, si era in pieno Ramadan, e i poveri tunisini, che non potevano né mangiare né bere dall'alba al tramonto, si trascinavano come naufraghi.

L'autore:

Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista SAS, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e De Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.

Info:

Il sorriso kabilo di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 68), 192 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Mario Morelli