Copritele il volto di P.D.James, Mondadori 2022.

“Sally era molto magra. I capelli spessi, di un rosso dorato, ammassati sotto la cuffia, sembravano un peso eccessivo per un collo così esile. Le braccia erano lunghe e un po’ infantili, con i gomiti che sporgevano, premendo sulla pelle arrossata. La sua bocca, larga, adesso era immobile, e i suoi occhi verdi fissi contegnosamente sulle sue mansioni.” Si tratta della ragazza madre Sally Jupp, assunta come cameriera dalla famiglia Maxie a Martingale in una dimora aristocratica di campagna. Famiglia composta da Eleanor dedita alle cure del marito Simon gravemente invalido, dal figlio Stephen chirurgo e dalla sorella Deborah che ha come spasimante il reduce di guerra Felix Hearne. Da ricordare anche la signorina Liddell che gestisce un ricovero per ragazze madri ed ha consigliato Sally come cameriera. Intorno alla quale si crea un clima di scontri, vedi anche quelli con la governante Martha Bultitaft, e di foschi presagi. Fino a quando, in occasione di una Open House dai Maxie, proprio Sally dichiara che Stephen l’ha chiesta in sposa. Un duro colpo per quell’ambiente aristocratico che non può vedere di buon occhio il legame con una cameriera. E la sera stessa viene trovata uccisa nella classica camera chiusa dall’interno, più precisamente nel suo letto. “C’erano due lividi, sui lati del collo, dove le mani dell’assassino le avevano tolto la vita.”

Caso ad hoc per l’ispettore “Alto, bruno e bello”, secondo l’impressione di un personaggio, Adam Dalgliesh di Scotland Yard chiamato a far luce sul delitto con l’aiuto del sovrintendente locale Manning e del sergente Martin. Dunque ispezione accurata della camera e colloquio con tutta la famiglia, avendo la sensazione che l’assassino “abbia dormito sotto questo tetto, la notte scorsa.” Importanti gli orari e i movimenti dei vari protagonisti durante il giorno fatidico, fra cui spicca l’amica di famiglia Catherine Bowers anch’essa attratta dal dottor Stephen. E importante pure il fatto che Sally sembra essere stata drogata.

Allora chi può essere l’assassino? Qualcuno della famiglia che non la sopportava e non voleva che sposasse Stephen? Un innamorato respinto? Qualche ragazza come Catherine invaghita del bel dottore? Oppure, addirittura, il padre stesso del bambino che si è rifatto vivo? O chi altri?…

La James indugia spesso, dilungandosi oltremodo nella mente dei personaggi, per operare una vera immersione nel profondo e tirarne fuori i pensieri, i dubbi, i rimuginamenti, le emozioni che si intrecciano fra loro. Una storia esterna ed una interna a creare incertezza con l’arrivo di nuovi attori, nuove situazioni (un altro tentativo di delitto), nuovi sospetti tanto da mettere in dubbio anche la personalità dell’uccisa che sembra ricattasse qualcuno.

Comunque c’è il nostro Dalgliesh che con garbo e fermezza, defilandosi spesso dal centro della scena occupata da altri, a cercare di dipanare l’intricata matassa. Mica facile.

Per I racconti del giallo abbiamo Vacanze sarde di Chiara Miscali.

Vacanza in Sardegna come “dentro una storia, un racconto, un romanzo.” Il Sardo, il Pazzo, un uomo ammazzato “distratto”, il figlio, la moglie, l’amante.

Piacevolissimo.

Per La Storia del premio Tedeschi i vincitori delle edizioni 2016/2018, ovvero La voce delle ombre di Paolo Lanzotti, Il Club Montecristo di Fabiano Massimi e La meccanica del delitto di Alberto Odone.