È finalmente uscito il primo numero della nuova saga a fumetti della Dynamite dedicata al segugio di Baker Street: Sherlock Holmes: The Vanishing Man, scritta da Leah Moore e John Reppion e disegnata da Julius Ohta. Ho già presentato qui l'intervista agli autori in occasione dell'anteprima del fumetto.

«Il signor Hookham deve vedere un luminoso futuro per lei, Michael Williams.» Così la signorina Campbell saluta il suo collega, che si accinge a godersi il primo pomeriggio libero dal lavoro in cinque anni. È l'ultima volta che qualcuno vede il signor Wiliams…

Siamo nella Londra del 1887, una città avvolta nel fumo e nella nebbia dove il crimine tentacolare serpeggia in ogni strada. Una città… che ha disperatamente bisogno di Sherlock Holmes.

Il "grande detective", come lo sfotte Watson, passa il suo tempo seduto in vestaglia a drogarsi, e manda i giovani "irregolari" a comprargli il veleno di cui ha bisogno. L'amico Watson è seriamente intenzionato a destare Holmes da questo torpore morale, e sa perfettamente di cosa egli ha bisogno: una sfida.

Le pagine dei quotidiani sciabordano di cronaca nera cittadina, di casi che la polizia lascerà insoluti, ma non c'è nulla che sia degno dell'attenzione di Sherlock Holmes: è quindi davvero provvidenziale l'arrivo al 221B di Baker Street di May Williams, una povera donna disperata perché il marito Michael è scomparso da due giorni. La scomparsa di un commesso, un uomo abitudinario qualunque, non è gran che come sfida, ma c'è qualcosa che spinge Holmes ad uscire dal torpore e ad iniziare le indagini.

Parlando con il signor Hookham, capo ufficio di Williams, ad Holmes e Watson viene sottoposto un altro caso. Il brigadiere Ronald Makepeace ha scoperto in Egitto una tomba inviolata, appartenuta ad una di altissimo rango: la moglie o la sorella di un faraone. Malgrado la maledizione scritta sulla tomba, Makepeace ha portato via il sarcofago, ma dopo il viaggio in mare fino ad Alessandria ha scoperto che questo era stato aperto e la mummia trafugata. Dopo di che di Makepeace non si è avuta più alcuna notizia. Un brigadiere scomparso, una maledizione egizia e una mummia trafugata… come può Holmes resistere a queste tentazioni?

Intanto il piccolo Wiggins è dal farmacista in attesa che venga preparato il "veleno" per Holmes. Di lui non si accorgono i due loschi figuri che entrano e si ritrovano a doversi sbarazzare del farmacista, che ne aveva riconosciuto uno. I due criminali non possono permettersi testimoni, quindi allo scoprire il ragazzo c'è una decisione da prendere… Uno dei due si avvicina a Wiggins e gli si presenta: è il professor Moriarty!

«The game is afoot». Così si chiude questo primo frizzante e intrigante numero della nuova saga a fumetti dell'Holmes targato Dynamite. Un inizio molto promettente: non rimane che aspettare il prossimo mese per conoscere gli sviluppi.

Una curiosità. Entrati nell'ufficio di Hookham, Watson fa le presentazioni:

Watson: «Sono il dottor Watson e questo è il signor Sherlock Holmes.»

Campbell: «Davvero? Dallo "Strand Magazine"?»

Holmes: «Proprio quello, madam.»