Torniamo a parlare di questo romanzo di Giacinta Caruso... In Il giardino delle delizie c’è tutto: una setta segreta dedita a riti orgiastici, situazioni inquietanti, ossessioni morbose, delitti, antiche corporazioni, la vita storica di un pittore misterioso, i cui quadri sono veramente sorprendenti e capaci in effetti di generare una certa ansietà. Tutto concorre a generare un’ottima opera prima per questa autrice romana. La vita del pittore fiammingo, olandese, Hieronymus Bosch, è fatta oggetto di indagine da parte di una coppia di poliziotti piuttosto inconsueta, lui erotomane, lei supposta gay, che investigano a ritroso su fatti avvenuti secoli prima. A scatenare le indagini il ritrovamento di una testa di donna all’interno di un grosso merluzzo, pescato nel Mare del Nord, rinvenuto nello storico mercato del pesce di Londra. Da qui parte la caccia a ritroso per identificare la donna, il suo lavoro, le sue amicizie, passioni e contatti. Il mondo di internet fa da filo conduttore per le indagini e guida i nostri investigatori tra le trame fitte e intricate di questo avvincente mistery veramente sorprendente. Computer, file criptati, email misteriose, presto evidenziano una pista comune. Sono coinvolti scrittori e registi affermati, ville di lusso, residenze come castelli. Il bel mondo si scontra con la realtà in un fittissimo gioco di anticipazioni, ingegnoso come una partita a scacchi, dove le mosse si susseguono rapide, machiavelliche e convincenti al tempo stesso. Un quadro ben costruito che prende le sue mosse dalla vita del pittore olandese, ricostruita in un file misterioso, che narra le sue vicende, quelle vicende che non si trovano in nessuna delle biografie ufficiali. Chi ha scritto questa misteriosa ricostruzione? Chi sapeva tanto sulla vita del pittore e della sua moglie benestante di nome Alyet? E soprattutto a chi interessava? E chi oggi è ancora interessato a riportare in vita i sacri riti orgiastici di questa setta adamitica che credeva di liberarsi dal peccato proprio esercitandolo? Esistono personaggi misteriosi che si muovono sullo sfondo di questo romanzo, personaggi capaci di radunare via internet ben 500 persone, disposte a rappresentare una versione vivente del celebre trittico del pittore olandese, particolarmente quello del pannello centrale, denominato appunto Il Giardino delle Delizie. E non si può proprio dire di più per non svelare troppo di questo romanzo avvincente e interessante, per non togliere a nessun lettore il gusto di andarselo a leggere quanto prima possibile, perché merita, soprattutto per coloro come me che sono sempre incantati dal passato, specialmente quando è reso così bene e meravigliosamente fuso nel presente, come dimostrato ampiamente dalla firma di questa interessantissima promessa del Mistery Romano.