E’ uno degli sport più popolari in Inghilterra, dalle antiche e consolidate tradizioni. Certe partite vengono svolte sempre negli stessi stadi, come quello ligneo di Twickenham, da oltre cent’anni.

In SUSS, del 1896, veniamo a sapere che Watson, da giovane, aveva giocato a rugby nel Blackheath, forse col numero 31 (in RETI il 31 è definito “il mio vecchio numero di scuola”).

Il Blackheath Royal Football Club era nato nel 1860, e il suo primo nome fu “Old Blackheathens”: la partecipazione alla squadra era riservata agli anziani della  Blackheath School fino a  circa il 1862 e solo dopo fu aperta a studenti di altri college. Presumibilmente Watson giocò con loro durante la sua frequenza alla  London University. La squadra giocò a Blackheath, fino al 1883, poi si spostò a  Richmond. La maglia era a strisce orizzontali nere e rosse.

In un ritratto della squadra eseguito da Adrienne Talbot nel 1875/6 appare il giovane Watson nella casacca della squadra (Watson si laureò nel 1878). Il ritratto è stato scoperto negli archivi della società da Mr. P. Rossiter-Marvell, Hon Secretary of the Blackheath Football Club nel 1993.

In molte storie del Canone vengono adoperate metafore usando termini squisitamente rugbystici come goal, drop, scrum, tackle, eccetera. In un caso si ricercò un trequarti del Cambridge scomparso (MISS): si trattò di una assenza volontaria, che Holmes e Watson rispettarono. L’assenza del giocatore in questione provocò il trionfo della squadra di Oxford.

Proprio questa storia è all’origine di uno dei più penosi errori di traduzione in Italia, dove il trequarti del rugby, giocatore d’attacco in genere veloce e scattante, è diventato un “terzino” di calcio.

Per conoscere tutti i dettagli del canone e tutte le voci relative ai particoli di Sherlock Holmes ricordiamo il volume enciclopedico Il Diciottesimo scalino (www.delosstore.it/delosbooks/scheda.php?id=58) da cui è tratta anche questa voce. Oltre 200 pagine da leggere tutte d'un fiato!