La Edizioni Angolo Manzoni, alla fine dello scorso anno ha dato alle stampe un romanzo giallo scritto a quattro mani, dal titolo Il volo dell’angelo (2012). Le autrici sono Graziella De Rosa nata intorno agli anni cinquanta e Ilaria Cuttini, la cui nascita avviene circa vent’anni più tardi.

Le due signore, si conoscono, scoprono il loro grande interesse per i libri e decidono di scrivere un libro giallo, infatti nel 2010 la Edizioni Angolo Manzoni pubblicano il loro primo romanzo dal titolo Matisse e le tele di Penelope.

Nel primo romanzo abbiamo conosciuto il capitano Alessandro Gori, la cui pelle di colore “ambrato” è il risultato dell’amore sbocciato tra suo nonno e una bella ragazza somala, ma lui è nato in Italia da genitori italiani.

Tutto inizia nella città di Venezia, dove si trovano Vladimir Gorky e Nicolaj Trojtskis. Sono nella città lagunare per motivi di lavoro, i due formano una affiata coppia artistica, ma sono uniti anche sentimentalmente. Nicolaj ha lasciato Venezia per andare a Torino e Vladimir rimasto a Venezia, alla mattina rientrando in albergo trova la stanza tutta in disordine, cerca l’amico nella speranza che sia rientrato e nello specchio del bagno vede riflessi due freddi occhi azzurri, ma è l’ultima cosa che vede prima di essere ucciso.

Nel contempo a Torino, nel chiostro di un antico convento viene trovato un uomo morto e qui viene richiesto l’intervento del capitano Gori.

Sarà una indagine difficile e complessa, con precisi riferimenti a quanto avvenuto a Venezia, dove già indaga il capitano Ferro, e anche a San Pietroburgo

Ilaria Cuttini e Graziella De Rosa, come Gianna Baltaro,  non sono semplicemente scrittrici che, per caso, vivono a Torino. Appartengono a una corrente di giallisti che ha tratto scuola dalla città sabauda.

Infatti esiste una “Scuderia” di giallisti torinesi che io chiamo “Casa  Baltaro” perché Gianna Baltaro ha iniziato la scuola di questo giallo torinese: “gentile”,  garbato, gozzaniano per i ricordi che gli anni (soprattutto dai ‘30 in giù) vi depositano. E senza nulla togliere alla tensione della trama le autrici, come già “la Baltaro”,  cercano piccole curiosità tra le buone cose di pessimo (oppure ottimo) gusto da incastonare nella narrazione.

un brano: 

Passeggiarono nel grande parco, lontani da tutto e tutti, ovattati in un silenzio irreale.

Lui all'improvviso l'abbracciò e pur stando fermi, agli occhi di un ipotetico spettatore, sarebbero parsi danzare come le foglie su di loro.

Uno spettatore, non ipotetico, spense la sigaretta a terra, pestandola con la punta della scarpa: che romantici, un po' troppo forse.

Se avessero costituito un pericolo, li avrebbe eliminati, non era la prima volta.

Le autrici:

Ilaria Cuttini e Graziella De Rosa. In una calda giornata di fine giugno, degli anni Cinquanta, nasce Graziella dagli occhi azzurri.

Più di vent'anni dopo arriva Ilaria, che apre i suoi vivacissimi occhi neri il primo giorno dell'anno.

In seguito, l'amore per i libri, l'arte e la storia le fanno incontrare. Due generazioni a confronto che si fondono per magia e insieme realizzano un sogno: scrivere un giallo che esce per i tipi di Edizioni Angolo Manzoni nel 2010, Matisse e le tele di Penelope. Un giallo piacevole, ironico, «una Torino, elegante, sonnacchiosa, gentilmente feroce nel mescolare squarci d'arte a squarci di morte» (Giorgio Bianco). Ma una lettura piacevole tira l'altra..

La “quarta”:

Da un antico convento di Torino a San Pietroburgo, passando per Venezia...

Chi è l'appassionato di gatti, e di uno in particolare, che apparentemente vuole trascinare in ogni nuova avventura? Chi ama saltare qua e là per il mondo al cui centro c'è, però, sempre un condominio della torinese via Bogino? Chi sogna avventure lontane seduto davanti a un computer, novello Salgari nel suo studio di corso Casale?

Al capitano Gori il compito di svolgere l'inchiesta poliziesca e di svelare l'autore dell'azione criminale, al lettore il compito di trovare chi tiene in mano or questo o quel filo della matassa che le Autrici hanno volutamente aggrovigliato. Non per nulla ritorna l'immagine di Penelope. (dalla prefazione di Guido Vanetti)

Cuttini & De Rosa, Il volo dell’angelo (2012)

Edizioni Angolo Manzoni, collana EAM Narrativa, pagg. 251, euro 15,00