Nell’estate del 1908 tutta Europa segue da vicino il processo di un macellaio di nome Renard, accusato di aver ucciso un banchiere, e ovviamente tutta la stampa si impegna a scavare nella vita dell’uomo per dare al pubblico particolari sordidi e scabrosi. In questo periodo anche i quotidiani italiani danno risalto ad un particolare imperdibile: a casa dell’assassino vengono trovati romanzi di Sherlock Holmes, Nick Carter... e Lupin!
Il numero di ottobre 1908 di “Je sais tout” vede in copertina un primo piano di Maurice Leblanc: un grandissimo onore che denota il successo dei suoi racconti. «Le incredibili avventure di Arsène Lupin hanno appassionato il mondo intero» si legge sotto la foto di quell’autore che la rivista non esita a definire «le Conan Doyle français»: un traguardo davvero inaspettato, per uno scrittore che ha iniziato proprio divertendosi a parodiare lo stile dell’autore britannico.
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