Dopo la pausa estiva, riprendono le uscite nella collana I Bassotti che nel numero 149 presenta il romanzo Invito con delitto (Journey Downstairs, 1934) dello scrittore inglese R. Philmore pseudonimo usato da Herbert Edmund Howard che nella sua vita svolse la professione di insegnante ma anche di soggettista e di conduttore di programmi radiofonici.

Nella sua carriera di scrittore ha prodotto sette romanzi gialli, tutti inediti in Italia, e tutti hanno come protagonista un investigatore dilettante: C. J. Swan.

In questo primo romanzo il protagonista è stato invitato alla festa data da un potente uomo politico, Sir Geoffrey Howarth e sarà proprio lui la vittima di un misterioso assassino.

Anche se nella polizia c’è l’idea che a uccidere l’uomo politico sia stato un ladro scoperto mentre rubava, C.J. Swan ha idee ben diverse e interrogando i vari invitati scopre che ognuno di loro poteva avere un motivo di rancore nei confronti del padrone di casa.

Per l’investigatore dilettante non sarà facile arrivare alla soluzione del mistero.

L’autore:

R. Philmore (1900-1963), al secolo Herbert Edmund Howard, nacque nel Norfolk, in Inghilterra, e visse nel Leicestershire, dove svolse per quarant’anni la professione d’insegnante. Conosciuto anche per la sua attività di soggettista, fu a lungo conduttore del programma radiofonico “Round Britain Quiz”. Philmore modellò il personaggio principale dei suoi romanzi, l’investigatore dilettante C. J. Swan, sulla figura dell’amico C. P. Snow, noto scienziato e autore del giallo Death Under Sail (Morte a vele spiegate – I bassotti n. 3). Grande appassionato di mystery, scrisse un importante saggio in materia, An Inquest on Detective Stories (1938), nonché sette romanzi tutti inediti in Italia: Journey Downstairs (1934, Invito con delitto), Riot Act (1935), The Good Books (1936), No Mourning in the Family (1937), Short List (1938), Death in Arms (1939) e Procession of Two (1940).

La “quarta”:

Sir Geoffrey Howarth, potente uomo politico inglese, è un amante della mondanità. Non è infrequente che nella sua lussuosa residenza di campagna vengano date feste alle quali partecipano esponenti del bel mondo, ed è proprio durante una di queste che il padrone di casa viene trovato morto, pugnalato alla schiena nel suo studio. Tra gli invitati c’è anche il geniale investigatore dilettante C. J. Swan che, d’accordo col capo della polizia, s’incarica del caso. Non gli ci vuole molto per rendersi conto che ogni ospite ha qualcosa da nascondere e che l’assassino non è – come si pensava inizialmente – un intruso sorpreso nell’atto di rubare, bensì uno di loro. Ma qual è il movente? Certo, Sir Geoffrey non era un personaggio particolarmente amato, ma col procedere delle indagini Swan si accorge che per tutti i potenziali colpevoli era molto meglio che lui rimanesse in vita. E allora? Che la chiave del mistero sia la bellissima Joyce Cornish, anche lei ospite della villa, di cui molti (troppi…) sono perdutamente innamorati? O la soluzione è un’altra, semplice come… premere un interruttore?

R. Philmore, Invito con delitto (Journey Downstairs, 1934)

Traduzione Dario Pratesi

Polillo Editore, collana I bassotti 149, pagg. 250, euro 15,40