Come anticipato precedentemente su queste pagine, esce in questi giorni in tutte le edicole d'Italia a 4,90 euro un nuovo apocrifo sherlockiano inedito nella recente collana Il Giallo Mondadori Sherlock, la cui curatela è stata affidata a Luigi Pachì, editor del nostro portale di notizie, della omonima rivista cartacea e delle collane Baker Street Collection e Sherlockiana.

Questa volta la testata mondadoriana presenta il romanzo di David Stuart Davies Sherlock Holmes e l'affare Hentzau (Sherlock Holmes and the Hentzau Affair).

Al 221B di Baker Street, un uomo dall’accento straniero richiede urgentemente la consulenza di Sherlock Holmes. Si tratta del colonnello Sapt, giunto a Londra dalla Ruritania per una missione segreta: ingaggiare un certo Rassendyll affinché prenda il posto del re, gravemente malato, di quella piccola nazione dell’Europa centrale. Se l’infermità del sovrano diventasse di dominio pubblico, il regno potrebbe precipitare nell’anarchia. Rassendyll è un sosia perfetto del monarca, e in passato ha già dimostrato di poter sostituire egregiamente l’originale, ma c’è un problema: è scomparso. Qualcuno trama nell’ombra contro il perpetuarsi della messinscena? Forse all’improvvisa sparizione non è estraneo il conte Rupert di Hentzau, che cospira per impadronirsi del trono. Per il grande investigatore e il fidato dottor Watson è tempo allora di mettersi in viaggio verso quel remoto paese. Per risolvere l’enigma e, incidentalmente, salvare la corona.

Di seguito un breve pezzo dell'introduzione al romanzo a cura di Luigi Pachì, a cui fa seguito anche un'appendice extra:

"Chi meglio di un grande esperto sherlockiano può interpretare l’opera di Sir Arthur Conan Doyle e del suo “canone”? David Stuart Davies, classe 1946, è senz’altro uno tra i maggiori esperti inglesi di Sherlock Holmes che ha dedicato gran parte del suo tempo ad approfondire ogni aspetto legato alla figura del Grande Detective. Non solo dal punto di vista letterario, ma anche sondando i molteplici ambiti televisivi, cinematografici e teatrali che hanno “raccontato” negli anni la grande capacità di attenzione verso ogni piccolo particolare di questo straordinario personaggio che ha dato vita a tutto un genere letterario (con un piccolo ringraziamento da parte nostra anche a Edgar Allan Poe e al suo Auguste Dupin, ovviamente).

Tra i saggi dedicati al segugio inglese di David Stuart Davies figurano “Holmes of the Movies: The Screen Career of Sherlock Holmes” (1977), “Bending the Willow: Jeremy Brett as Sherlock Holmes” (1996), Starring “Sherlock Holmes: A Century of the Master Detective on Screen” (2001 e aggiornato nel 2007), “Clued Up on Sherlock” (2004) e “Dancing in the Moonlight: Jeremy Brett - A Celebration” (2006).

Ma David Stuart Davies è conosciuto anche come curatore di “Red Herrings”, il mensile edito dalla Crime Writers’Association, e soprattutto è stato anche per tanti anni il direttore della rivista inglese “Sherlock Holmes the Detective Magazine”. Questa rivista, originalmente nata come “The Sherlock Holmes Gazette” nel 1991 e diretta da Elizabeth Wiggins[1], dal n. 16 (uscito nel 1996) fino al n. 68 (del 2006) – con la sola esclusione del n. 66 - è stata diretta proprio da Davies, passando attraverso diversi editori. Proprio nella sua versione più bella, con foto a colori e impaginazione da grande “magazine” la testata non ha però retto l’impatto col mercato e l’ultimo editore, la Atlas Publishing di Mark Coleman, ha dovuto chiudere la testata, non restituendo neppure i soldi agli abbonati sparsi un po’ in tutto il mondo.

Parallelamente alla curatela della rivista dedicata a ogni aspetto di Holmes, nel 1991 David Stuart Davies da inizio alla sua serie di avventure sherlockiane che a oggi include i seguenti titoli: “Sherlock Holmes and the Hentzau Affair” (1991), “The Tangled Skein” (1995), “The Scroll of the Dead” (1998), “Shadow of the Rat” (1999), “The Veiled Detective” (2004) che esplora la relazione tra Holmes il dottor Watson e il Professor Moriarty e “The Games Afoot” (2008).

“Sherlock Holmes and the Hentzau Affair”, primo di questa serie di romanzi, miscela il rutilante universo di Sherlock Holmes con la nazione immaginifica della Ruritania, descritta dallo scrittore britannico Anthony Hope nel suo classico “Il prigioniero di Zenda” (titolo originale The Prisoner of Zenda)... (segue).

[1] In una sua intervista rilasciata tempo addietro al sottoscritto, David Stuart Davies mi puntualizzava: “In realtà la rivista Sherlock Holmes Magazine è nata grazie a Elizabeth Wiggins, che l’ha poi venduta dopo i primi sei numeri. A quel tempo si trattava di un trimestrale chiamato The Sherlock Holmes Gazette. Io, anche se ho iniziato a dirigerla solo dal sedicesimo numero, ho contribuito alla realizzazione della testata fin dai primi numeri”.