Che siano amanti della lettura o che preferiscano la visione di un film, Agatha Christie non deluderà mai i suoi fan. Ecco due consigli per trascorrere un’emozionante serata in compagnia del geniale Hercule Poirot…

Le fatiche di Hercule è il titolo di un’indimenticabile raccolta di racconti gialli scritta da Agatha Christie e pubblicati nel 1947.

La cornice entro la quale si svolgono le vicende narrate è la seguente: durante un incontro con il suo amico, il dottor Burton, Hercule Poirot dichiara di voler andare in pensione. Catturare pericolosi e astuti criminali non è un’attività adatta a un uomo della sua età… Il dottor Burton sa che le “celluline grigie” del suo amico (così Poirot definisce scherzosamente il suo stesso cervello) sono in perenne ricerca di nuovi casi da risolvere e quindi non crede alle affermazioni del detective.

Durante la loro conversazione il dottore fa riferimento alla leggenda delle dodici fatiche di Ercole, suscitando la curiosità (e l’indignazione) di Poirot. Il detective scopre infatti che un personaggio della mitologia classica avrebbe avuto l’ardire di portare il suo stesso nome, Hercule, e di compiere una serie di imprese che il dottor Burton sembra giudicare addirittura superiori a quelle compiute da Poirot!

E l’indignazione del famoso detective non si ferma qui: per lui l’Ercole della mitologia non è che un omone tutto muscoli e niente cervello, senza nemmeno un briciolo dell’eleganza e della raffinatezza di Poirot.

Ma nella mente del detective si insinua un dubbio, forse un’analogia fra l’Ercole del passato e l’Hercule del presente esiste. Entrambi infatti mettono le loro incredibili capacità al servizio dell’umanità, proclamandosi paladini della giustizia.

Ispirato da queste riflessioni, il vecchio Poirot prende una decisione: compirà dodici fatiche paragonabili a quelle di Ercole, con le quali potrà chiudere “in grande stile” la sua fortunata carriera investigativa. È così che il detective inizia a dedicare il suo tempo alla ricerca e selezione di dodici casi straordinari da risolvere.

Il talento geniale di Agatha Christie emerge anche in questa peculiare raccolta, dove i casi di Poirot riflettono in maniera più o meno evidente le avventure narrate nella leggenda delle dodici fatiche di Ercole. E non mancano elementi autoironici che rendono le avventure di Poirot ancora più attraenti. Il finale naturalmente è tutt’altro che scontato…

Come molte altre opere della Christie, anche questa raccolta è stata adattata e riproposta al pubblico sottoforma di film, che venne prodotto nel 2013, sotto la regia di Andy Wilson. A interpretare il famoso detective niente meno che David Suchet, l’attore britannico conosciuto come il più longevo Hercule Poirot della storia della televisione.

Per via delle numerose difficoltà di adattamento del testo, gli sceneggiatori decisero di dare al film Poirot-Le fatiche di Hercule una trama completamente diversa rispetto a quella del libro. Innanzitutto il film riprende le vicende di alcuni (ma non di tutti) i racconti della raccolta originale, ai quali aggiunge elementi tratti da altre opere della Christie incentrate sulle avventure di Hercule Poirot. Inoltre, il titolo non fa riferimento a dodici casi risolti da Poirot, bensì al soggetto di una serie di opere d’arte trafugate.

La trama è la seguente: Poirot è sulle tracce di un ladro di opere d’arte, lo spietato Marrascaud. Tuttavia, il piano da lui escogitato per catturare il suo avversario porta all’omicidio di una ragazza innocente, Lucinda Lemesurier. Sentendosi responsabile dell’accaduto, il detective belga cade per la prima volta in una profonda depressione e il dottor Burton fa di tutto per spingerlo a non rassegnarsi di fronte alla tragedia che lo ha così sconvolto.

Per una serie di vicende, Poirot si ritrova intrappolato dalla neve in un hotel sulle Alpi, dove si nasconde proprio l’odiato Marrascaud. Risolvendo l’uno dietro l’altro una serie di misteri e affrontando gli ambigui ospiti dell’hotel, che fanno di tutto per ostacolarlo nelle sue indagini, Poirot porta a termine un vero e proprio cammino di redenzione, che forse gli consentirà di ritrovare la pace dentro di sé…