La RBA Italia presenta "The Sherlock Holmes Collection", in edicola dal 28 agosto 2021.

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Il primo numero è Il mastino di Baskerville di Sir Arthur Conan Doyle.

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Purtroppo la grande cura posta nella grafica dell'iniziativa non corrisponde alla correttezza del materiale, visto che non è riportato alcun traduttore: da dove arrivano queste edizioni delle opere di Sir Arthur Conan Doyle?

Nel colophon finale abbiamo la voce "Realizzazione dell'edizione italiana" a cura di Studio Festos, Milano: sono loro che hanno tradotto il romanzo?

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Insieme al primo numero c'è una deliziosa ricostruzione immaginaria (ed italiana) dello storico "The Strand".

Piano dell'opera

1887 – Uno studio in rosso (A. Conan Doyle)

1890 – Il segno dei quattro (A. Conan Doyle)

1891 – Uno scandalo in Boemia (A. Conan Doyle)

1892 – Il carbonchio azzurro (A. Conan Doyle)

1892 – Barbaglio d’argento (A. Conan Doyle)

1893 – Il problema finale (A. Conan Doyle)

1893 – I due collaboratori (J.M. Barrie)

1901 – Il mastino dei Baskerville (A. Conan Doyle)

1902 – Detective Story a doppio fondo (Mark Twain)

1903 – La casa vuota (A. Conan Doyle)

1904 – Charles Augustus Milverton (A. Conan Doyle)

1907 – Il mistero del tavolo da giuoco (K. Matull / T. von Blankensee)

1907- La famiglia dell’usuraio (K. Matull / T. von Blankensee)

1907 – L’abito di pizzo della regina (K. Matull / T. von Blankensee)

1908 – Arsene Lupin contro Herlock Sholmes (Maurice Leblanc)

1908 – Wisteria Lodge (A. Conan Doyle)

1911 – La valle della paura (A. Conan Doyle)

1921 – La pietra di Mazarino (A. Conan Doyle)

1927 – Showscombe Old Place (A. Conan Doyle)

L'incipit

Sherlock Holmes, che generalmente scendeva molto tardi al mattino tranne che nelle non rare occasioni in cui rimaneva alzato tutta la notte, era già seduto al tavolo della colazione.

Avvicinatomi al caminetto, mi chinai per raccogliere il bastone dimenticato la sera prima dal nostro visitatore. Era un bel bastone col pomo rotondo, del tipo comunemente chiamato «Malacca». Proprio sotto l’impugnatura c’era una larga fascia d’argento con l’iscrizione «A James Mortimer, M.R.C.S., dai suoi amici del C.C.H.» e la data «1884». Era proprio il tipo di bastone adatto a un medico di famiglia vecchio stampo – dignitoso, solido e rassicurante.

— Bene, Watson, che mi dice di quel bastone?

Holmes era seduto dandomi le spalle, e io non avevo fatto il benché minimo rumore.

— Come diamine sa che cosa stavo facendo? Comincio a credere che lei abbia gli occhi anche dietro la testa.

— Non proprio, ma ho davanti a me una caffettiera placcata d’argento molto lucida —, rispose. — Ma mi dica, Watson, che ne pensa del bastone del nostro visitatore? Dal momento che abbiamo avuto la sfortuna di non essere in casa al momento del suo arrivo e di non avere la minima idea del perché fosse venuto da noi, questo casuale souvenir diventa importante. Sentiamo come lei riesce, osservandolo, a dirmi qualcosa del proprietario.

— Secondo me —, risposi cercando per quanto possibile di seguire i metodi del mio amico, — il dottor Mortimer è un anziano medico di successo, molto stimato, dal momento che i suoi conoscenti gli hanno voluto dimostrare il loro apprezzamento con questo dono.

— Bene! —, disse Holmes. — Eccellente!