Torino, giugno 1881: durante uno spettacolo di marionette, il figlio del Re d’Italia viene rapito. Il celebre alienista Cesare Lombroso, la cui figlia è a sua volta scomparsa, si trova direttamente coinvolto nell’indagine e ha, come unico indizio su cui basarsi, uno strano naso di legno.

Dopo Il cuore di Lombroso, che Sergio Bonelli Editore ha pubblicato alcuni anni fa nella collana “Le Storie” e successivamente riproposto in libreria, lo sceneggiatore (ma anche scrittore e saggista) Davide Barzi e il disegnatore Francesco De Stena hanno recentemente dato alle stampe, sempre con la casa editrice milanese, Il naso di Lombroso. Questa volta, il criminologo dell’Uomo delinquente si trova impegnato in una serrata ricerca che lo conduce da Torino a Firenze, dove incontrerà lo scrittore Carlo Collodi.

Se, dunque, nel primo episodio della miniserie (il cui capitolo conclusivo è in arrivo) il padre dell’antropologia criminale si misurava con l’universo del Cuore di De Amicis, qui il rimando diretto ed esplicito è a Pinocchio (“burattini e pezzi di legno, tante maschere e pochi volti”, si legge nel “lancio” del volume, predisposto dalla Casa editrice, “un’intricata matassa di fili tirata da chi, stanco del ruolo di marionetta, ha colto l’occasione per diventare burattinaio, intessendo la fitta tela di una vendetta macerata nell’animo da lunghi anni”).

In una recente intervista a InsideArt, Davide Barzi ha ripercorso la genesi del singolare progetto: “Ci volle la collana Le Storie della Sergio Bonelli Editore perché questa saga a fumetti prendesse corpo: una testata senza personaggio fisso e la possibilità di portare su carta ‘tutto quello che avresti voluto raccontare a fumetti ma nessun editore ha mai osato chiederti’. Prima Mauro Marcheselli e poi Gianmaria Contro hanno creduto in questo ‘unofficial sequel’ del libro Cuore di Edmondo De Amicis e l’idea ha iniziato finalmente a correre diventando prima una storia unica e poi, grazie a Michele Masiero, l’inizio di una piccola saga.”

La scrittura dei testi è stata impegnativa? “Il lavoro è tanto perché tanto la prima quanto la seconda storia si basano su un sottile equilibrio tra realtà e invenzione, un melange tra Storia ‘con la S maiuscola’ e reinvenzione”, ha dichiarato Barzi nella richiamata intervista. “Quindi c’è una notevole fase di studio perché il terreno di costruzione offra quello che Samuel Taylor Coleridge chiamava ‘volontaria sospensione dell’incredulità’, e solo dopo si comincia a costruire. Studio anche, se non soprattutto, in loco: raccontare l’italiano, cosa che faccio di preferenza, ha il valore aggiunto di poter respirare i luoghi per poi riportarli adeguatamente su carta. E anche i luoghi di fine Ottocento, il periodo che abbiamo narrato, basta saperli cercare e sono ancora lì che ci aspettano.”

IL NASO DI LOMBROSO

di Davide Barzi, Francesco De Stena

Sergio Bonelli Editore, 2023

128 pagine, cartonato, bianco e nero – 20,00 €

ISBN: 9788869617744