Nel numero di fine 2002 della rivista inglese Sherlock sono stati intervistati alcuni scrittori per sapere da loro quale fosse il migliore racconto del canone. Curiosamente su sette interviste si sono ottenuti ben sette titoli diversi. Vediamo insieme. Reginald Hill ha segnalato I tre Garribed, per il climax della storia, Peter Lovesy punta invece su La banda maculata, forse ancora legato al fatto che da piccolo ha sentito la versione radiofonica e ne restò subito colpito. Gillian Linscott punta le sue carte sul racconto Barbaglio d’argento che offre ottimi spunti sulla brillantezza di Holmes, incluso il suo calcolo della velocità del treno sui cui viaggia con il suo amico dottor Watson, basato sul numero di pali del telegrafo. H.R.F. Keating, il cui Detective è stato appena pubblicato da MacMillan in Inghilterra, sceglie invece La lega dei capelli rossi, per lui la più “memorabile” in assoluto. Alanna Knight segnala, invece, Il ciclista solitario, racconto per lei dall’atmosfera quasi magica; Miss Violet Smith che viene turbata dal misterioso ciclista ogni mattina che passa da Chiltern Grange per recarsi al lavoro da alla storia grande pathos. Infine Mike Ashley ammette che il racconto che preferisce rileggere spesso è Il cerimoniale dei Musgrave. La sua scelta cade su questa storia per il mistero che cela, per il vecchio tesoro inglese coinvolto e per la descrizione di Holmes prima dell’avvento del dottor Watson. Dunque, come era immaginabile, è difficile identificare il migliore tra i racconti del canone. Spesso le opinioni sono in contrasto tra loro e non è detto che se un giorno si cita come miglior racconto un titolo a distanza di tempo si voglia segnalarne un altro. Di certo sembra esserci solo una cosa: i racconti del canone piacciono talmente tanto che necessitano una rilettura costante e nel tempo.