A un anno di distanza dal suo esordio con Per cosa si uccide, Gianni Biondillo presenta ai suoi lettori una nuova avventura dell’ispettore Ferraro dal titolo Con la morte nel cuore. A far da sfondo alla vicenda è naturalmente quella Milano che l’autore conosce bene e che ha imparato a osservare con attenzione, per poi raccontarcela con impagabili ironia e humor nero. E’ una Milano sporca, “febbrile, avida e cordiale insieme”, quella che Biondillo ci presenta in Con la morte nel cuore, palcoscenico multicolore sul quale prendono vita le storie di “barboni, ex mafiosi, militari, extracomunitari, professori, maestri, pensionate, balordi, motociclisti, criminali e poveracci”. E nel mezzo, a interpretare lo scomodo ruolo del protagonista, lui, “l'ispettore Ferraro, impegnato forse in uno dei casi più difficili della sua vita”. Chi ha sparato all'ispettore capo Lanza del commissariato di Quarto Oggiaro? Cosa si agita nelle profondità della periferia milanese, tra “linciaggi, sparizioni incomprensibili, strani suicidi, assurdi tiri alla fune, […] sparatorie, omicidi multipli, dentiere scippate, pestaggi?” Domande, queste, alle quali Ferraro sarà costretto a trovare una risposta, lottando al contempo “con i suoi malumori, con la sua caotica vita di divorziato, con i pasti serali sempre più indigesti e con l'ennesimo tentativo di prendere una laurea”. Riusciranno Ferraro a trovare il bandolo dell’intricata matassa e Biondillo a bissare il grande successo riscosso all’esordio? In attesa di leggere il romanzo, noi non possiamo che rivolgere a entrambi i nostri migliori auguri.