La Marco Polillo Editore, nella collana I Bassotti continua con la presentazione di romanzi di autori fondamentali nel campo della narrativa gialla. Ora in libreria il racconto La maledizione dell’arpa (The Episode of the Vanishing Harp, 1935) di C. Daly King.

Charles Daly King (1895-1963) fu uno degli scrittori più inventivi dell’età d’oro del giallo benché la sua produzione sia stata esigua: sei romanzi e una raccolta di racconti. Nato a New York, si laureò alla Yale University e durante la prima guerra mondiale prestò servizio in artiglieria. Nella seconda metà degli anni ‘20 riprese gli studi e, dopo aver conseguito un dottorato in psicologia alla Columbia University, esercitò la professione di psicologo. Nel decennio successivo, oltre a pubblicare alcuni trattati scientifici, esordì nella narrativa poliziesca con il romanzo In alto mare (Obelists at Sea, 1932) in cui introdusse il personaggio di Michael Lord, un poliziotto newyorchese che sarà il protagonista di tutti i suoi romanzi. Questi è spesso coadiuvato nelle indagini da Rees Pons, uno psicologo che è una sorta di “Watson”. Seguirono poi gli altri  romanzi tra cui Morirai a Mezzogiorno, considerata la sua opera migliore. Allo scoppio del secondo conflitto smise di scrivere gialli e fino alla morte si dedicò a tempo pieno alla psicologia.

Questo racconto, molto celebre, è stato tratto dalla raccolta The Curious Mr. Tarrant  che, secondo Ellery Queen, contiene “le più originali detective stories del nostro tempo”.

 

Cosa è scritto nella "quarta":

Mr Daben, un ricco americano di nobili origini irlandesi, è il proprietario di un’antichissima arpa che fin dai tempi più remoti viene passata di padre in figlio come simbolo delle tradizioni e dei valori dell’illustre casata. Lo strumento è conservato in una teca nella biblioteca dei Daben, un locale di cemento armato senza finestre e con un’unica porta d’acciaio che viene azionata mediante un interruttore la cui ubicazione è nota solo al padrone di casa. Tante precauzioni sono giustificate dal fatto che esiste una profezia del XII secolo secondo la quale se l’arpa verrà sottratta al suo legittimo custode per tre volte, la sua stirpe si estinguerà. Ed ecco che una notte il cimelio scompare dalla stanza. Così Daben si rivolge a Trevis Tarrant, un investigatore dilettante che si occupa solo dei casi più

stravaganti, perché faccia luce sul mistero, ma poco dopo il suo arrivo nella vecchia dimora di famiglia questi viene informato che l’arpa è miracolosamente riapparsa nella teca. Tutto finito, dunque? Niente affatto: la profezia con il suo funesto messaggio potrebbe ancora avverarsi

 

La maledizione dell’arpa di C. Daly King (The Episode of the Vanishing Harp, 1935, Traduzione Dario Pratesi, Marco Polillo Editore, collana I Bassotti 54, pagg. 92, euro 8,90)

ISBN 978-88-8154-305-2