Abbiamo già avuto modo di parlare della collana I Bassoti della Polillo Editore. Una collana che propone quanto di meglio fu pubblicato nel campo della narrative mystery negli anni tra il 1920 e il 1940.
Per il mese di luglio, sono in libreria due romanzi: Charlie Chan e il cammello nero dello scrittore Earl Derr Biggers, e Morte in Harley Street dello scrittore inglese John Rhode.
Di seguito ecco una breve disamina dei due romanzi:
- Charlie Chan e il cammello nero – I bassotti n. 83
Quella di Charlie Chan è una serie brevissima, solo sei romanzi, ma ha avuto un successo enorme e sulla figura di questo investigatore cinese che vive a Honolulu vi è una ricchissima filmografia, e anche da questo romanzo fu tratto nel 1931 un celebre film con Warner Oland nei panni di Charlie Chan e Bela Lugosi in quelli di Tarneverro.
L’autore Earl Derr Biggers (1884-1933), era nato a Warren, Ohio, si laureò ad Harvard nel 1907.
Con il romanzo d’esordio, il mystery Seven Keys to Baldpate (1913), riscosse un immediato successo ed ebbe una celebre versione teatrale e sei riduzioni cinematografiche. Nonostante l’ottima accoglienza dei due libri successivi, lo scrittore abbandonò la narrativa in favore del teatro fino alla metà degli anni Venti, quando uscì a puntate sul Saturday Evening Post e poi in volume Charlie Chan e la casa senza chiavi (I bassotti n. 26). Il personaggio, ispiratogli da un articolo su un poliziotto cinese di Honolulu, incontrò subito il favore del pubblico. Seguirono altre cinque avventure prima che l’autore venisse stroncato da un infarto all’età di cinquantun anni.
La quarta:
In una calda mattina di luglio la bella e ricca attrice hollywoodiana Shelah Fane sbarca alle Hawaii al seguito di una troupe cinematografica per le ultime riprese di un colossal sui Mari del Sud. Quella stessa sera la donna organizza un ricevimento nel suo villino sulla spiaggia, ma poco prima dell’inizio della festa viene trovata uccisa da una pugnalata al cuore. L’ispettore Charlie Chan della polizia di Honolulu, tutto astuzia e aforismi orientali (tra cui quello che dà il titolo al libro: “La morte è un cammello nero che s’inginocchia, non invitato, davanti a ogni porta”), interroga con pazienza i numerosi ospiti dell’attrice, ma ne ricava solo indizi inconsistenti. L’unico vero aiuto giunge da un indovino chiamato Tarneverro il Grande che godeva di grande considerazione presso la donna, tanto che solo a lui Shelah aveva rivelato di aver assistito all’omicidio di Denny Mayo, un attore ucciso a Hollywood tre anni prima il cui caso è tuttora irrisolto. Ma Tarneverro non conosce il nome del colpevole di quel delitto, ed è al corrente di una sola cosa, per giunta la più preoccupante: anche l’assassino di Denny Mayo si trova in quei giorni a Honolulu.
- Morte in Harley Street – I bassotti n. 86
Charlie Chan e il canto del cigno
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Lucius Etruscus, 17/04/2019
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