Il giallo La ragazza tagliata nel montaggio (The Face on the Cutting-Room Floor, 1937) fu pubblicato dallo sconosciuto Cameron McCabe e per decenni è stato un mistero il vero nome dell’autore.

Il mistero fu svelato, senza ombra di dubbio, solo nel 1979 quando una rivista accademica americana pubblico una intervista a Ernst Wilhelm Julius Bornemann che tra le altre cose affermò che l’opera era la sua.

L’autore: 

Cameron McCabe (1915-1995), pseudonimo di Ernst Wilhelm Julius Bornemann, nacque a Berlino il 12 aprile 1915 in una famiglia agiata che possedeva un negozio di abbigliamento per bambini. Dotato di una straordinaria capacità di apprendimento e di una curiosità intellettuale fuori del comune, Bornemann ebbe la fortuna di incontrare personaggi di grande levatura che influirono profondamente sulla sua formazione: Bertolt Brecht, che gli trasmise l’amore per il teatro, Wilhelm Reich, grazie al quale maturò un interesse per la sessuologia, e l’etnomusicologo Erich von Hornbostel, che gli fece conoscere la musica jazz. Nel 1933, ricercato dai nazisti per il suo impegno politico nel partito socialista, fuggì a Londra dove ottenne asilo politico e anglicizzò il proprio nome in Ernest Borneman. Per testare la sua padronanza della lingua inglese decise di scrivere un romanzo, e fu così che nel 1937 vide la luce La ragazza tagliata nel montaggio (The Face on the Cutting-Room Floor). Autore di numerose sceneggiature per la radio, la televisione e il cinema, dal ’47 al ’49 fu a capo della sezione film dell’Unesco a Parigi. Dal 1960 in poi ritornò a occuparsi di sessuologia diventando anche presidente della Società tedesca di ricerche sessuologiche. Il 4 giugno 1995, a causa del fallimento di una relazione sentimentale con una donna di 38 anni più giovane di lui, si tolse la vita.

la “quarta”: 

Cameron McCabe, un personaggio del suo stesso romanzo, è un giovane dipendente di una società di produzione cinematografica londinese che viene incaricato dal produttore di “tagliare”, in fase di montaggio, tutte le scene nelle quali appare una giovane attrice in un film che è appena terminato. Come mai? Nessuno gli vuole fornire una spiegazione, e poche ore dopo la ragazza viene trovata morta nell’ufficio di un suo collega, il tecnico degli Effetti Speciali. Esiste, però, una ripresa del delitto poiché in quell’ufficio è sempre in funzione una telecamera. Eppure, nonostante il filmato, il mistero non si chiarisce. Ma questo è solo l’inizio. In un incredibile susseguirsi di colpi di scena, di trovate e apparenti paradossi che frastornano il lettore e lo depistano in continuazione, McCabe si trova a interpretare tutti i ruoli: la vittima e il colpevole, l’investigatore e l’indagato, il vivo e il morto... Pubblicato originariamente nel 1937, il libro, come scrisse nel saggio Bloody Murder l’inglese Julian Symons, uno dei più autorevoli critici di detective novels, è “una splendida, irripetibile scatola cinese... Il romanzo giallo che è la massima espressione del romanzo giall

Cameron McCabe, La ragazza tagliata nel montaggio (The Face on the Cutting-Room Floor, 1937

Traduzione Bruno Amato

Polillo Editore, collana I bassotti 72, pagg. 318, euro 14,90