La donna è mia di Harry Whittington, Mondadori 2013.

 ;Immaginatevi di vedere una bella ragazza dai capelli neri, che avete già incontrato in precedenza, precipitarsi fuori dal suo villino accanto al vostro, correre verso il mare e lasciarsi andare sotto le onde. Immaginatevi di salvarla, lei che si dispiace per questo, è disperata perché tutti la ingannano e vuole farla finita. Dice di chiamarsi Paula ma di lì a poco arrivano due uomini, uno il marito e l’altro il dottore di una clinica privata dalla quale Joyce (affermano che si chiama così), “instabile nelle sue emozioni”, è scappata. Immaginatevi il vostro turbamento soprattutto se quel dottore dalla dolcezza eccessiva proprio non vi convince.

E’ quello che capita a Jeffry Patterson, giovane soldato in congedo, ventotto anni, capelli color stoppa, alto un metro e ottanta, in vacanza lontano dal negozio di ferramenta in cui dovrebbe lavorare. Da qui la sua ossessione di conoscere la verità. Da qui le sue ricerche. Da qui i suoi guai.

Intanto Joyce o Paula? Perché in effetti una certa Paula c’è, anzi c’era, dato che il suo corpo non è stato ritrovato dopo un brutto incidente d’auto. E c’è pure un poliziotto che continua le ricerche su questa misteriosa sparizione.

La cosa si fa seria e si rischia pure la vita, come quando il gas incomincia ad uscire dai becchi della sua stufa e dopo una botta in testa si ritrova…

Lotta all’ultimo sangue per scoprire la verità. Inquietudine, paura, azione che ci tengono legati alla lettura.

Per “I racconti del giallo” ecco “Slide” di Vincenzo Vizzini.

Morta la figlia di Torrisi, l’industriale dei cioccolatini, per una brutta caduta dalle scale. Indaga la dottoressa Panasia in continuo contatto con la sorella chiacchierona. Lividi sul corpo della morta. Difficile trovare la soluzione ma c’è un robot aspirapolvere che può offrire un’idea…

Semplice, essenziale, con un maschilismo bene in evidenza.

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