<!-- /* Font Definitions */ @font-face {font-family:"Courier New"; panose-1:2 7 3 9 2 2 5 2 4 4; Christopher Marlowe non fu soltanto un importantissimo autore, ma anche un eccellente traduttore… nonché un agente segreto.

A dir la verità è difficile essere certi di quanto sia realtà e quanto leggenda, poiché la vita turbolenta e la prematura e misteriosa morte di Marlowe hanno fatto sì che nel corso degli anni numerosi studiosi elaborassero teorie più o meno fantasiose sulla poco conosciuta esistenza di questo autore.

Oltre al grande valore artistico delle sue opere, va riconosciuto a Marlowe il merito di aver definitivamente perfezionato lo schema metrico che verrà chiamato blank verse e che avrà tanto successo nella letteratura inglese, a partire dalle opere di William Shakespeare, il quale fu senza dubbio influenzato dal lavoro del suo contemporaneo.

Le avventure dei suoi spregiudicati personaggi sarebbero state forse ispirate dalla stessa turbolenta vita di Marlowe, sul cui operato si sono per lungo tempo alternati giudizi di natura opposta: da un lato il grande scrittore (i romantici lo videro come l’emblema dell’artista maledetto, in cui si mescolavano genio e sregolatezza), dall’altro un uomo aggressivo e dissoluto. Quindi, a parte il suo fondamentale contributo nel mondo della letteratura, cosa pensare degli altri aspetti della sua vita? Su di essi non abbiamo certezze.

Non conosciamo la data di nascita di Marlowe, ma siamo sicuri che si sia iscritto al Corpus Christi College dell’Università di Cambridge. Secondo molti studiosi, fu proprio in questo periodo che Marlowe entrò a far parte della rete di spionaggio organizzata dal Segretario di Stato Francis Walsingham con lo scopo di proteggere Elizabetta I dalle numerose congiure da parte dei cattolici, della cugina Maria Stuart e dei suoi alleati spagnoli e francesi.

Ad avvalorare questa tesi vi è un fatto alquanto curioso avvenuto nel 1587, quando l’Università di Cambridge esitò ad assegnare la laurea a Marlowe. Il motivo di quest’esitazione si basava su voci secondo le quali l’autore avrebbe avuto la segreta intenzione di recarsi al college inglese di Reims. Infatti, a causa di queste voci si era diffuso il sospetto che Marlowe desiderasse prendere gli ordini per diventare un prete cattolico. Alla fine lo stesso Privy Council, il consiglio privato della Corona, intervenne in favore di Marlowe attraverso una lettera nella quale venne riconosciuto all’autore il merito di aver portato a termine alcuni servizi per conto della Regina stessa.

Marlowe dunque ottenne la laurea, ma la natura dei servizi di cui si parla nella lettera del Privy Council rimane sconosciuta ancora oggi e ha alimentato numerose teorie già fra i contemporanei dell’autore. Secondo una delle ipotesi più accreditate, un gruppo di persone molto influenti alle dipendenze del Privy Council avrebbe pensato di inviare Marlowe a Reims per sabotare i piani dei gesuiti per conquistare e riportare al cattolicesimo l’Inghilterra.

Inoltre, alcuni documenti relativi all’amministrazione del Corpus Christi College sono sopravvissuti fino ai giorni nostri e testimoniano le insolite assenze di Marlowe dall’università. Troppo lunghe rispetto alle norme che regolavano la vita degli studenti universitari.