La Salani ha inviato in libreria il  romanzo Inciso nelle ossa (Legado en los Huesos, 2013), secondo romanzo della trilogia Batzan, scritta dalla autrice spagnola Dolores Redondo.

Già lo scorso anno abbiamo avuto il piacere di leggere il primo romanzo della serie, dal titolo Il guardiano invisibile (El Guardian Invisible,  2012).  Con questo romanzo la Redondo aveva fatto il suo esordio nella narrativa gialla ottenendo un clamoroso successo in Spagna, con ben cinque ristampe nell’arco di soli due mesi, i diritti di traduzione venduti in quasi trenta paesi e un forte interesse di alcune case cinematografiche per una trasposizione nel grande schermo.

In questo secondo romanzo della trilogia (il terzo si intitola Ofrenda a la tormenta.), ritroviamo Amaia Salazar che non solo si trova a indagare su delle misteriose uccisioni con contorno di biglietti a lei indirizzati e pieni di frasi misteriose, che forse hanno un significato che si perde tra le leggende della sua terra, ma deve anche affrontare queste indagini con la possibilità di trovarsi a correre in ospedale perché in attesa di partorire il suo primo figlio.

In tribunale sta per iniziare il processo contro Jasòn Medina, il patrigno della  giovane Johana Màrquez, che ha violentato e ucciso. Pur al nono mese di gravidanza è presente Amaia Salazar  le cui indagini e  intuizioni avevano permesso di risolvere il caso delle varie uccisioni che avevano seminato il terrore nella vallata del Baztan, anche se erano state attribuite (erroneamente) a una figura leggendaria del Basajaun.

Si attende l’arrivo dell’imputato,  ma il giudice rimanda il processo in quanto l’imputato si è suicidato nei bagni del tribunale. E’ un suicidio molto anomalo: infatti qualcuno aveva nascosto sotto al lavandino un affilato taglierino con il quale Jasòn Medina si è tagliato la gola.

Il fatto ancora più strano emerge dalla perquisizione del morto: nelle tasche dei suoi pantaloni viene trovato un biglietto indirizzato ad Amania. Sul biglietto un breve ma inquietante messaggio: “Tarttalo” (detto per inciso Tarttalo è un ciclope nella mitologia greco-romana e di quella basca).

Amaia si era occupata del “basajaun”,  essere mitologico basco e ora trova citato il nome di questo altro essere mitologico, pertanto la detective si sente in dovere di indagare personalmente anziché stare a casa in attesa del lieto evento.

Poi le cose si complicano con il susseguirsi di altri suicidi di assassini e relativo ritrovamento di altri biglietti con la stessa  parola,  per Amaia si prospetta un’altra difficile indagine .

Nel romanzo il lettore seguirà anche una seconda storia che riguarda più personalmente le vicende della protagonista che deve confrontarsi con la famiglia e le sue radici

Dolores Redondo si conferma un’autrice di grande talento, capace di coinvolgere il lettore in una storia originale e mozzafiato, fino allo sconvolgente colpo di scena finale.

l’autrice:

Dolores Redondo (Donostia-San Sebastián, 1969) ha studiato Legge, poi ha deciso di diplomarsi chef e di aprire un ristorante di cucina basca. Ha iniziato la sua carriera letteraria scrivendo racconti e storie per bambini. Il guardiano invisibile è il primo romanzo della trilogia del Baztán. Accolto con grande favore dalla critica internazionale fin dalle primissime fasi di pubblicazione, sarà tradotto in 29 lingue e a breve ne verrà tratto un film dagli stessi produttori della serie Millennium di Stieg Larsson.

la quarta:

Ci sono indagini che ti costringono a mettere in gioco tutti gli affetti più cari. Ci sono assassini che ti costringono ad affrontare il tuo lato oscuro, a fare i conti con gli spettri e i segreti del passato, a rivivere ricordi che nemmeno sapevi di avere. Lo sa bene Amaia Salazar, brillante investigatrice, ma soprattutto una donna felice, prossima al parto, che vorrebbe dedicare il cuore e la mente solo all’imminente maternità. Nemmeno il suicidio di un uomo accusato di omicidio, nei bagni del tribunale, con un messaggio inquietante indirizzato proprio a lei, la distoglie dal pensiero del piccolo che sta per nascere. Ma ben presto questi strani suicidi di assassini accompagnati dalla misteriosa firma «Tarttalo» cominciano a diventare troppi per essere dettati solo dal caso e Amaia non può tirarsi indietro. Deve saperne di più, deve indagare. Muovendosi in una valle a volte magica, a volte infernale, tra incubi che forse sono qualcosa di più e rivelazioni che la metteranno a dura prova, Amaia dovrà ancora una volta confrontarsi con la propria famiglia e le proprie radici, affrontando contemporaneamente i ricordi tormentati di bambina e le angosce e le incertezze del presente di madre.

Inciso nelle ossa di Dolores Redondo (Legado en los Huesos, 2013)

Traduzione Claudia Marseguerra 

Salani Editore, pagg. 473, euro 16,90