Il cinquantaduesimo numero della collana “Il Giallo Mondadori Sherlock”, la prima al mondo a far rivivere ogni mese le gesta del celebre detective, presenta questo dicembre Sherlock Holmes. La signora Hudson e la rosa del Malabar (Mrs. Hudson and the Malabar Rose, 2015), di Martin Davies.

La trama

In un gelido dicembre nemmeno la neve che cade a Londra può raffreddare l’entusiasmo collettivo. La Rosa del Malabar, gemma dal valore inestimabile, è arrivata in città per essere esposta al pubblico. Ogni misura viene presa per garantirne la sicurezza, non ultimo il coinvolgimento di Sherlock Holmes e del dottor Watson. È la situazione a richiederlo, soprattutto alla luce di un’altra presenza fuori del comune: quella del Grande Salmanazar, celebre illusionista che a due passi dalla sede dell’esposizione ha in programma una delle sue prodezze da escapista. Forse intende approfittarne per mettere a segno un colpo sensazionale? Una serie di furti di gioielli avvenuti durante i suoi spettacoli giustifica i timori. Nella peggiore delle ipotesi, l’investigatore del 221B si troverebbe in seria difficoltà. Fortuna vuole che al suo stesso indirizzo abitino anche la signora Hudson e la sguattera Flottie. Con l’aiuto di questa insolita coppia di segugi, tanto invisibili quanto efficaci, perfino il più inestricabile dei casi potrà giungere a una soluzione.

Il Prologo

Sono le cinque di una sera di dicembre, ma non ho ancora chiuso le tende. Sulla scrivania, davanti a me, calde nella luce della lampada, ci sono le pagine sciolte del saggio che ho promesso di recensire. Un’opera notevole, e anche ben scritta. L’autore, un giovane alquanto promettente, conosce molte cose su come misurare le impurità lasciate dal cromo nell'ossido di alluminio cristallino.

In breve, sa perché i rubini sono rossi.

Io non insegno più e non tengo nemmeno conferenze, ma non sono stata del tutto dimenticata. Vecchi studenti mi fanno visita e mi parlano del loro lavoro, e talvolta mi spediscono anche dei saggi. Per evitare di deluderli, sono costretta a stare al passo con gli studi più recenti. Non sono ancora pronta a essere considerata un'anziana e inutile signora.

Ma questa sera, mentre guardo il parco, non mi sento per nulla attratta dai miei studi. Ho una certa infarinatura sulla composizione chimica delle gemme e tuttavia, quando qualcuno mi parla di rubini, quella che mi balza alla mente non è una formula scientifica.

Fuori, i primi fiocchi di neve dell'inverno stanno cominciando a cadere. Mi riportano alla memoria una sera diversa, di molti anni fa, quando gli inverni duravano per sempre e nelle strade risuonava lo scalpitio degli zoccoli dei cavalli.

L’incipit

— Notizie! – gridò lo strillone. – Tutte le notizie! Una famosa gemma arriva a Londra. Guardia d’onore per la gemma dal valore inestimabile!

Quando sentii le sue urla, quella sera, la neve aveva già cominciato a cadere. Non era proprio una serata di sogno per una ragazza, una di quelle in cui si spera possa accadere qualcosa di avventuroso. Dapprima sentii l’urlo sopra il clangore delle mote e il tintinnio delle briglie delle carrozze, e se avevo in mente qualche pensiero, mentre mi dirigevo verso casa, era il desiderio di potermi cambiare d'abito, mettere i piedi all’asciutto e scaldarmi al fuoco. Ma poi l’urlo del ragazzo mi raggiunse di nuovo, stavolta in modo un po’ più forte e chiaro.

— Gioiello indiano donato alla nazione! Pietra inestimabile in mani sicure!

Allora non sapevo niente di pietre inestimabili, e ancor meno delle fiere passioni che possono ispirare. Ma, perfino in quell'orrenda sera di dicembre, le parole che avevo appena ascoltato accesero una piccola scintilla dentro di me, e io mi fermai un istante per guardarmi intorno.

Notai l'esile figura dello strillone, pallida nella luce del lampione a gas in fondo alla strada. Era un ragazzo magro, curvo per il freddo, con le scarpe così invase dalla neve che penava tutte le volte che cercava di alzarle da terra. In mezzo a noi la strada acciottolata era piena di fango, così io esitai per un attimo sul bordo del marciapiede, frugandomi nella tasca del cappotto alla ricerca di un penny per il giornale.

Extra

Il volume è impreziosito dal saggio: Il ritorno dell'intuitiva governante di Baker Street di Luigi Pachì:

"Il romanzo che presentiamo ripropone in Italia, nella nostra collana, Martin Davies. Abbiamo fatto la conoscenza di questo autore inglese nel quarantottesimo volume, quando abbiamo pubblicato Mrs Hudson and the Spirits' Course, primo libro della sua trilogia incentrata sulla figura della signora Hudson. Ora è il turno del secondo romanzo, ovvero Mrs Hudson and the Malahar Rose. Più avanti pubblicheremo anche il terzo e ultimo, Mrs Hudson and the Lazarus Testament.

Come ben sapete, questo spazio d'appendice mi è sempre stato utile fin dal suo esordio (settembre 2014) sia per raccontare qualcosa del romanzo e dell'autore proposti di mese in mese, sia per approfondire i temi che ruotano attorno all'universo sherlockiano. Questa volta, vorrei entrare nel merito di un tema che sono certo risulterà interessante alla maggior parte degli appassionati di storia del giallo."

Info

Sherlock Holmes. La signora Hudson e la rosa del Malabar di Martin Davies (Il Giallo Mondadori Sherlock n. 52), 266 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Mauro Boncompagni