Sessantanovesima avventura del Principe delle Spie Malko Linge, in questa nuova ristampa di “Segretissimo SAS” (Mondadori), questo novembre in edicola: Il drago della droga (Le tueur de Miami, 1983) del compianto Gérard de Villiers.

Per sapere TUTTO della vita editoriale italiana del personaggio, si rimanda agli Archivi di Uruk.

La trama

Miguel Cuevas, cubano, ha accumulato miliardi con il traffico di cocaina. Gran sacerdote di un culto sanguinario, è un assassino spietato, capace di efferatezze spaventose. Secondo informatori della CIA, sta preparando con i servizi segreti di Castro un’enorme operazione che porterà molti milioni di dollari all’Avana e ingenti quantitativi di armi nel Salvador e in Colombia. Uno scenario da incubo. La DEA ha cercato di stanarlo a Portorico usando come esca un finto compratore. Risultato: il poveraccio è stato trovato cadavere, con gli occhi bruciati dall’acido solforico e quasi decapitato a colpi di pistola. Così la mano passa a Malko Linge, non proprio entusiasta di seguire fino a Miami le tracce di quel pazzo fanatico, magari con la prospettiva di diventare materia prima per un sacrificio umano. Nemmeno il Principe delle Spie, con tutto il bagaglio di orrori a cui ha assistito in giro per il mondo, è pronto ad affrontare un nemico che parla con i morti.

L’incipit

Johnny Trump annusò disgustato l’odore di cherosene nell'aria umida e calda. Pochi taxi scassati e ammaccati erano ancora in attesa all'uscita bagagli. Il volo 94 della Prinair proveniente da Santo Domingo era stato l'ultimo ad arrivare, con due ore di ritardo: alle 22.50 invece che alle 20.50. La maggior parte dei passeggeri avevano trovato degli amici ad attenderli o si erano accalcati sull'autobus diretto a San Juan. Sul marciapiedi della scalcinata aerostazione era rimasto solo Johnny, con la sua valigetta in mano. Borbottando un'imprecazione, respinse un tassista più insistente degli altri e si guardò attorno con aria preoccupata. Non era solo il caldo umido che gli incollava la camicia al torso adiposo. Moriva di paura. Si strofinò nervosamente gli occhi sempre rossi. Eccesso di cocaina. Johnny era uno di quei tipi che gli spacciatori chiamano con divertito disprezzo “affamati di cocaina". Già da molto tempo aveva abbandonato il suo lavoro di venditore di automobili per buttarsi nel mondo della droga.

Meticcio americano-colombiano, non aveva fatto fatica a inserirsi nel giro giusto, trasformandosi da cliente in spacciatore.

Scrutò nel buio, cercando quelli che dovevano attenderlo. Senza bagaglio, era uscito tra i primi, inghiottito da un gruppo rumoroso di studenti di ambo i sessi, bloccati da un guasto del loro charter. Un taxi partì rombando come un trattore e l'ultimo autobus per San Juan se ne andò in mezzo a una nuvola azzurrognola di fumo tipica del diesel mal regolato.

L'autore:

Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista SAS, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e De Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.

Info:

Il drago della droga di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 69), 192 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Mario Morelli