La Newton Compton porta in libreria un nuovo giallo di Roberto CarboniLa collina dei delitti (2021).

La trama

Sulle colline di Montebudel­lo, tra Bologna e Modena, du­rante uno scavo una ruspa porta alla luce un cadavere seppellito da oltre dieci anni.

È una sera gelida, c’è il pericolo che la pioggia battente si trasformi in tor­menta di neve. Un inferno per i tecnici della Scientifica. Giornalisti e curiosi si accalcano intorno alla zona del ritrova­mento: ben presto l’attenzione di tutto il Paese si concentra su quel macabro mistero. L’architetto Gabriele Moretti sta guardando il servizio alla televisio­ne. Ha trentasei anni, una bella famiglia a cui è molto legato e la sua carriera è decollata. Eppure, dopo aver visto quel servizio di cronaca, il suo umore cambia improvvisamente e le sue notti si popolano di incubi, invasi da luoghi oscuri, presenze spettrali e cadaveri resuscitati. Agli incubi si aggiungono emicranie, allucinazioni e la sensazio­ne di essere seguito. Come se non ba­stasse trova biglietti anonimi lasciati in ascensore, e persino la moglie e i suo­ceri sembrano mutare atteggiamento nei suoi confronti. Che cosa è accaduto davvero dieci anni fa su quelle colline? Gabriele ancora non lo sa, ma c’è una verità oscura che sta per tornare alla luce: altri efferati omicidi stanno per essere commessi.

L'incipit

Il ragazzo aveva lasciato due righe scritte limitandosi a domandare perdono ai genitori e alla fidanzata. Nessuno avrebbe mai saputo il vero motivo del suo gesto.

La notizia occupava la prima pagina dei quotidiani: Guido Maria Prezzi, figlio del noto industriale delle salse alimentari, destinato alla laurea in Giurisprudenza e al matrimonio con la contessina Rita Rizzardi Baldo, la mattina della vigilia di Natale aveva indossato la sua T-shirt preferita e sfilato la doppietta dalla rastrelliera dei fucili di suo padre. L’aveva caricata, quindi si era ficcato la canna in bocca e aveva fatto fuoco con il piede, facendosi esplodere la testa nel salone della villa di famiglia.

La stampa ne avrebbe parlato ancora per qualche giorno, poi sarebbe restato solo il dolore sordo dei genitori.

Disturbato da un rumore di passi, l’uomo abbandonò la lettura del quotidiano e sollevò lo sguardo oltre lo scrittoio Luigi XV. Al di là del prezioso tappeto iraniano, la governante era sulla soglia, tra due busti romani in marmo. Il camino si stava spegnendo e lei era entrata per alimentarlo.

«Non ora, Dora. La prego».

La domestica abbassò il capo e uscì chiudendosi la porta alle spalle.

L’uomo avvicinò la mano alla bocca per recuperare il filo delle proprie riflessioni.

L'autore

Roberto Carboni, classe 1968, è nato a Bologna e vive sulle colline di Sasso Marconi. È autore di numerosi romanzi e docente di scrit­tura creativa a tempo pieno. Nel 2015 è stato premiato con il Nettuno d’Oro (in precedenza attribuito, tra gli altri, a Lucio Dalla e Carlo Lucarelli), nel 2016 con il premio speciale Fondazione Marconi Radio Days (precedentemente premiati Enzo Biagi, Lilli Gruber). Nel 2017 ha vinto il Garfagnana in Giallo, nella sezione Romanzo Classic. Nel 2018 è stato vincitore del SalerNoir Festival di Salerno. Con la Newton Compton ha pubblicato con successo Il giallo di Villa Nebbia. Il suo sito è robertocarboni.com.

Info

ISBN: 9788822750112 – Pagine: 480 – Nuova Narrativa Newton n. 1155