Il morto piovuto dal cielo e altri racconti di George Simenon, La Stampa 2025.
Ogni tanto mi piace rileggere certi libri magari pubblicati da altre case editrici soprattutto se scritti da George Simenon. La rilettura di questi quattro racconti mi ha portato ad approfondire soprattutto il personaggio principale, il dottor Jean Dollent, che i suoi pazienti chiamano affettuosamente il dottor Jean o anche il “dottorino” forse perché trattasi di “un giovanottino magro e nervoso, che non dimostrava neanche trent’anni e vestiva con una trascuratezza poco decorosa”. Lo vedremo beccato in diversi momenti con svariate sfaccettature: attento, preciso, educato, ora gioioso e addirittura ciarliero, ora dubbioso e abbacchiato “Certo, qualche piccolo mistero l’ho risolto! Ma chissà che non sia un caso…Chissà se ritroverò l’ispirazione…”, ma anche capace di un piglio sicuro, estremamente risoluto tra sigari, sandwich, bicchieri di birra e whisky nelle situazioni e negli ambienti più diversi dove basta un tocco di classe per creare la giusta atmosfera.
Ha scoperto di avere un certo fiuto per i casi intricati (prima o poi la lampadina si accende) e dunque pronto a salvare il matrimonio di un amico minacciato da particolari lettere anonime e altrettanto insidiose fotografie sulla sua novella sposa, o alle prese con la morte di uno sconosciuto, che sembra piovuto dal cielo, nell’orto della casa di una giovane donna elegante, disinvolta e “così graziosa e così raffinata”. Oppure lo troveremo a Parigi (oppresso dalla sua atmosfera si sente come “una creatura minuscola persa nel vasto mondo”) chiamato dall’ispettore Lucas a risolvere un caso particolare, davvero assai particolare tanto che lui stesso verrà addirittura ammanettato! Infine eccolo sul lussuoso piroscafo Martinique tra whisky e avana da miliardario sulle labbra a scoprire l’assassino di un avventuriero arricchitosi nelle foreste del Gabon.
E’ sempre un piacere rileggere certi scrittori come il grande Simenon. Si possono cogliere delle sfumature che prima ci erano sfuggite. E io mi immagino quanto si sia divertito l’autore a creare questo geniale, simpatico e spassoso personaggio (insieme a tanti altri, naturalmente, come per esempio il buffo commissario Frittet). Oltre ai morti ammazzati c’è sorriso e allegria in questi racconti!
Buona lettura o rilettura.







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