Un curioso libretto di un centinaio di pagine potrà apparire d'interesse a quegli sherlockiani che volessero approfondire la visione dello psichiatra Michael Shepherd che presenta il suo rapporto relativo all'approccio analitico-metodologico tra Holmes e Freud. Nella prefazione di Morosini si ricorda che il libro riporta citazioni di vari autori che dicono che: "il modo di ragionare sherlockiano anche se esaltato come deduttivo e logico, è in realtà intuitivo e illogico" e che Holmes è "un imbecille ispirato o la classica caricatura del detective dilettante". In definitiva le deduzioni di Holmes sarebbero "valide solo perché - il lettore - ne viene suggestionato, sospendendo le sue facoltà critiche". Nel Timeo Platone osserva che è impossibile che due cose si congiungano senza una terza e questo libro prova a ricercare questo legame tra Holmes e Freud passando per la cocaina (che ha avuto un importante ruolo per entrambe), il metodo congetturale di Zadig e le teorie del medico italiano Giovanni Morelli. Per chi fosse interessato a questi argomenti può contattare l'editore Avverbi (www.avverbi.it). Il libro costa 7 euro e si intitola: Sherlock Holmes e il caso del dottor Freud di Michael Shepherd. Presentazioni di Pierluigi Morosini e Michele Tansella.