Durante la sua carriera, Holmes si trovò spesso a che fare col governo inglese (NOBL, NAVA, PRIO, SECO) e con i politici di ogni colore che si alternarono negli anni a Downing Street. Negli anni di attività di Sherlock Holmes si successero diversi governi in Gran Bretagna, di volta in volta guidati da Tories (Conservatori) o Whigs (Liberali). I conservatori furono guidati da Benjamin  Disraeli, conte di Beaconsfield (1804-1881) e poi dal marchese Robert Arthur Talbot Gascoyne-Cecil Salisbury (1830-1903); i liberali da  William Ewart Gladstone (1809-1898) e poi da  Herbert Henry Asquith (1852-1928).

Holmes tenne sempre un atteggiamento rispettoso, ma distaccato: non si riteneva certo un dipendente del ministero.

Mycroft Holmes, il fratello di Sherlock, aveva un ruolo più importante. Ufficialmente impiegato di non primissimo piano al gabinetto (BRUC, GREE) ricopriva in realtà un ruolo talmente cruciale che, secondo il fratello, egli in realtà era il governo Britannico.

Non sono note le opinioni politiche dei fratelli Holmes. G. Cappellini ha fatto notare che le posizioni antigermaniche e di amicizia per gli USA da parte di Sherlock erano tipiche delle posizioni liberali dell’epoca, il che ben si sposa con il giudizio entusiastico, e forse un poco ingenuo, di Holmes sulle scuole pubbliche (istituite dall’Elementary Education ACT) per il ruolo dell’Inghilterra del futuro (NAVA).

Watson si espresse in tono di grande stima per Lord Holdhurst, il premier conservatore che apparve in NAVA e sotto cui si celava forse il successore di Disraeli, ma questo potrebbe essere forse solo il segno del ben noto patriottismo del Buon Dottore, oltre al fatto che egli era un buon amico di suo nipote.

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