A noi moderni sembra di sognare leggendo, tra le righe, quali fossero la puntualità, la rapidità e  l’efficienza del servizio postale inglese ai tempi di Holmes. A Holmes la posta arrivava molte volte al giorno (è evidente nel Canone, ma fonti storiche parlano di 12 consegne al giorno). Le lettere arrivavano nella stessa giornata in cui erano imbucate ( HOUN, REIG, TWIS, VALL). In CARD un pacco arrivò entro 24 ore da Belfast a Croydon! Anche gli amici inglesi scuotono la testa confrontando l’efficienza di allora con il servizio odierno.

Tutto ciò facilitava Holmes perché gli dava indizi chiari sul posto e l’ora in cui le lettere erano state imbucate, tramite i timbri postali e l’ora di arrivo.

L’arrivo della posta è citato in molte storie di Holmes, così come vari uffici postali. A questo riguardo è particolarmente curiosa la storia dell’ufficio postale di Wigmore Street: Holmes in SIGN dedusse che Watson vi si era recato in base al tipo di argilla che gli vide sulle scarpe: in realtà al tempo non c’era alcun ufficio postale a Wigmore Street. Ci furono un bel po’ di guai alla Direzione degli uffici postali di Londra quando centinaia di lettori del Dottor Watson scrissero protestando e chiedendo cosa mai fosse successo all'ufficio di Wigmore Street! Quando divenne necessario costruire un nuovo ufficio postale in quella zona, parecchi anni dopo il ritiro di Holmes dalle scene, le autorità decisero di evitare problemi con le future generazioni dei lettori di Watson, e costruirono il nuovo ufficio proprio a Wigmore Street. L’ufficio è stato aperto fino a  pochi anni fa e la sua istituzione è un gustoso esempio di come il mondo holmesiano sia riuscito, in vari episodi, ad influenzare il mondo “normale”…

Per conoscere tutti i dettagli del canone e tutte le voci relative ai particoli di Sherlock Holmes ricordiamo il volume enciclopedico Il Diciottesimo Scalino da cui è tratta anche questa voce. Oltre 200 pagine da leggere tutte d'un fiato!